giovedì 7 febbraio 2013

CANCR'ELETTROMAGNETICO

Torre di telefonia cellulare
(Difficoltà: 2,2/5)

Il cancro ha assunto nell'era contemporanea uno status epidemico. Il cancro può avere due cause: cause genetiche e cause ambientali. In realtà, come è ovvio che sia, queste cause interagiscono in una maniera che è tutt'ora oggetto di studio. Ma è provato che il fattore genetico incide per un 5-8% sulla casistica dei tumori, mentre il restante 92-95% è lasciato a stile di vita e fattori ambientali (vedi).


Fattori Ambientali nella Genesi del Cancro

Ma quali sono le “cause ambientali” che ho citato? L'incidenza di cattive abitudini alimentari è un fatto assodato, così come lo sono gli stili di vita poco riguardosi per la salute. Dell'inquinamento atmosferico molto si è detto, e a ragione. Quest'ultimo fattore non sembra però essere prominente, a differenza di quanto si crede. Non è forse vero a rigor di logica che, se così fosse, quello al polmone sarebbe di gran lunga la forma di cancro più frequente? Dopo tutto, lo smog è qualcosa che si respira e quindi interessa il sistema respiratorio nella maniera più diretta, e i polmoni stessi non sono un organo più resistente di altri, semmai il contrario, verrebbe da sottolineare, data la loro consistenza molle e “spugnosa”. Molteplici ricerche evidenziano all'opposto che, di fatto, più del 90% dei casi di cancro al polmone interessa fumatori, e che se non esistesse l'abitudine del fumo questa forma di cancro inciderebbe in misura minimale sulla casistica generale (vedi).
A mio avviso, è allora altrove che vanno ricercate le cause principali del cancro. Se la difficoltà di curare il cancro è da imputare alla sua natura di malattia genetica e cronico-degenerativa, la difficoltà nel prevenirlo sta nella mancata individuazione di alcune delle cause principali per le quali si manifesta. La ricerca, nel suo eterno dibattersi tra lo scopo nobile della salvaguardia della salute pubblica e l'ossequio a soggetti portatori di interessi economici, non potrà sottrarsi a lungo alle sollecitazioni della realtà.
La conlusione che mi azzardo ad avanzare è: l'inquinamento elettrico ed elettromagnetico, detti anche “elettrosmog”, sono (o saranno a breve) la causa principale della maggior parte dei casi di cancro. Ciò significa che, messo da parte questo fattore, il cancro rimarrebbe presente e incurabile, certo, ma si circoscriverebbe a un numero relativamente esiguo di casi per i quali l'etiologia è già ampiamente nota. 


Campi Elettrici e Campi Elettromagnetici

Il campo elettrico alternato (AC) è qualcosa che non esiste in natura. Per contro, la terra possiede naturalmente un campo magnetico (è quello che fa funzionare la bussola), ma questo subisce però l'accrescimento e l'ingerenza delle onde emesse da tutte le apparecchiature di trasmissione a distanza (radar, elettrodotti, stazioni radio-base, impianti di diffusione televisiva, ponti radio, sistemi wifi pubblici, locali e privati, ecc.) (Cfr.)
Il cancro era una volta un evento raro, ma con l'età moderna le cose sono cambiate. Per colpa dell'industrializzazione, certo, ma – e questo tocca il succo del mio discorso – anche e soprattutto per l'“elettrificazione” nella quale è incorsa la vita di ognuno, con l'ingresso degli elettrodomestici nella casa. Ne consegue che, per la maggior parte di noi, il maggior pericolo per la salute proviene proprio dal luogo che riteniamo più sacro e più sicuro: l'ambiente domestico. La casa è il luogo nel quale passiamo la maggior parte del nostro tempo. Ancor più significativamente, esso è il luogo nel quale trascorriamo le ore del nostro sonno, e si sa che ogni essere vivente è più vulnerabile mentre dorme, in quanto il sonno costituisce una fase essenziale per la rigenerazione del sistema immunitario e per il ricupero psico-fisico dallo stress subito durante la giornata.
Dato l'utilizzo ubiquo del telefono cellulare, si può dire che, mentre il cancro è il male del nostro tempo, il tumore al cervello in particolare sarà prevedibilmente il male del futuro. L'inquinamento industriale o da auto è diventato ormai (o diventerà) un problema relativo, in senso quantitativo (perchè non sarà la causa principale del tumore, se mai lo è stato), e in senso geografico (può essere un problema eminente in Cina o a Milano, ma non nella maggior parte dei territori abitati). 


Conservatorismo Suicida

L'atteggiamento dell'uomo della strada di fronte al tentativo di sensibilizzarlo su queste questioni è ormai conosciuto, e si riassume nella consueta frase: “Ma se stai a pensare a tutto...” Sopraffatto psicologicamente dai molteplici attacchi alla salute portatigli dall'età tecnologica e post-industriale, l'uomo della strada sceglie il disimpegno, anche se ne va del bene più prezioso. Cioè: il suo rifiuto di “pensare a tutto” non implica, come parrebbe di evincere, la disponibilità a operare una selezione. A fronte di questo “tutto” c'è il nulla, perchè la frase in questione si applicherà, senza nulla escludere, a ogni singola minaccia alla salute lo si inviti a considerare: il fumo, l'alcol, i cibi sofisticati, il rivestimento plastificato del Tetrapack, i miasmi di un'adiacente fabbrica di solfuri, l'esposizione prolungata a una torre di telefonia cellulare ecc.
Quella attuata dall'uomo della strada è una forma di difesa dello status quo, a testimonianza di quanto il conservatorismo (come il progressismo) non sia un fatto eminentemente politico, ma un qualcosa che parte dal basso e viene solo recepito dalla politica. Ogni cambiamento, più o meno radicale, è percepito dall'uomo comune come troppo difficile o scarsamente conveniente. Tutto appare troppo radicato, in particolare le proprie abitudini, perchè valga la pena cambiare. In politica quueto atteggiamento causa un lento declino del Paese, ma nella vita personale esso può condurre lentamente alla malattia e alla morte.


Conclusione

Il cancro non è una piaga divina come le cavallette della Bibbia, ma un fatto che ha sempre una spiegazione plausibile. Sta a ognuno di noi attrezzarsi per superare le Colonne d'Ercole dell'ignoranza e dell'indifferenza, alla scoperta della conoscenza più lieta: quella che ci può salvare la vita.
In Internet molte sono le risorse che istruiscono sulla prevenzione degli effetti dell'esposizione a campi elettrici ed elettromagnetici. Da molti di essi, si comprenderà che bisogna partira dal nostro ambiente domestico e in particolare dalla stanza da letto. Qui un esempio. 

Wi-Bye