domenica 15 gennaio 2017

UNA CORTE DI GIUSTIZIA TEDESCA GIUDICA IL ROGO DI UNA SINAGOGA COME UN "ATTO DI LEGITTIMA PROTESTA POLITICA". UNA RIFLESSIONE

I "Protocolli dei Savi di Sion"
Nell'estate 2014, tre esponenti di quel falso popolo coccolato a livello mondiale da neonazisti di destra e di sinistra, e cioè i “palestinesi”, ubriachi e infoiati per la corrente guerra di Gaza, tentarono di dare fuoco a una Sinagoga in Wuppertal, città tedesca sita nel Land della Renania Settentrionale-Westfalia. Per fortuna con scarsi risultati: 800$ di danni e nessun ferito.
Ebbene, è di tre giorni fa la notizia – come uscita da un incubo – che la corte d'appello del Land ha giudicato l'accaduto non come uno spregevole atto di antisemitismo, ma al contrario come legittima critica allo Stato d'Israele. Con il loro coraggioso attacco, i tre valorosi piromani avrebbero solo voluto “portare l'attenzione sul conflitto di Gaza”. Questa era stata infatti la linea difensiva dei tre “protestatari”, che la Corte ha accolto in pieno. E qual miglior modo di portare l'attenzione sulla guerra fra Israele e terroristi palestinesi in Gaza, se non appiccare fuoco a una sinagoga sita a 4.500 km di distanza dal teatro della contesa?