giovedì 11 agosto 2016

COS'E' UN "BRAVO ATTORE"?


Sam Rockwell ne "Il Miglio Verde"
Non sempre i migliori attori sono anche i più grandi performer. Più spesso, sono solo delle grandi personalità, delle persone interessanti che interpretano se stesse. La sensazione che recitino bene deriva solo dal fatto che sono chiamati a fare la cosa che gli riesce meglio: essere se stessi. Ovviamente, un attore che nella vita è una persona ordinaria, perfino noiosa, non può “recitare” se stessa, se non nei ruoli in cui è appunto chiamato a interpretare una persona scialba. Ma l'attore che fuori dal set possiede una personalità carismatica e interessante, potrà arricchire il film di un personaggio che gli spettatori possano ammirare, contribuendo così a determinarne il successo, e il tutto con il minimo sforzo: dopotutto, chi meglio di sé può impersonare se stesso?

martedì 9 agosto 2016

GLI STATI UNITI: UNA TEOCRAZIA

Obama presta il suo giuramento su due bibbie
Sull'onda dello sciagurato patto nucleare tra gli Stati Uniti e lo Repubblica Islamica dell'Iran (su cui mi riservo di scrivere in un vicino futuro), mi viene da pormi un quesito: sono i democraticissimi Stati Uniti, in realtà, una teocrazia? Ora, è vero che molti self-pariah intellettuali, dall'ultimo piano della loro torre di avorio, non sopportano quei pezzettini di realtà che ogni tanto osano intromettersi nella purezza della teoria, ma a tutti gli altri, umili mortali, è facile notare le discrepanze all'interno di una nazione che, da un lato, si proclama democrazia anche e soprattutto sulla scorta delle origini illuministiche della propria costituzione (che non a caso ha come principale cardine il Primo Emendamento, cioè quello della libertà di parola); dall'altro, si rivela per alcuni aspetti – che non si limitano, temiamo, alle liturgie – una teocrazia. 
Quali sono queste discrepanze? Beh, citiamone un paio.

giovedì 4 agosto 2016

I BAMBINI DIMENTICATI NELL'AUTO D'ESTATE

"Ricordati di me o ti ricorderai per sempre di me"
A proposito del fenomeno dei bambini dimenticati dai genitori in auto sotto il solleone, l'opinione pubblica appare divisa fra chi esprime piena solidarietà con il genitore autore della dimenticanza, affermando che “può accadere a chiunque” e spostando la responsabilità sui ritmi frenetici della vita moderna, e coloro che invece reclamano almeno un accertamento delle responsabilità. Ecco la mia riflessione per punti.