domenica 28 dicembre 2014

"DEMOCRAZIA INCOMPIUTA": L'ITALIA E LA DEFASCISTIZZAZIONE MANCATA

(Difficoltà: 1,6/5)


Mussolini è morto, ma il suo virus vive
Le indagini di “Mafia Capitale”, di “Aquila Nera” e di tutte quelle a venire ci suggeriscono quanto già dovremmo sapere: a differenza della “destalinizzazione” inaugurata in Russia dal discorso di Kruscev al XX Congresso del Pcus e della denazificazione in Germania, in questo Paese la “defascistizzazione” non ha mai avuto luogo: l'Italia non ha mai potuto e voluto liberarsi dalle scorie di vent'anni di regime fascista. Cosa s'intende per “defascistizzazione”? Un'operazione culturale di lunga portata, certo, ma originariamente e più “tecnicamente” la l'epurazione di una classe dirigente compromessa con il regime fascista di Roma o di Salò.

domenica 21 dicembre 2014

ELOGIO DI PIERO RICCA, RESISTENTE

(Difficoltà: 2,4/5)

La copertina del libro
di Piero Ricca
Piero Ricca è il Pasquino in carne e ossa, un colto predicatore dello spirito democratico; è l'emblema della critica feroce che ci mette la faccia, di colui che dice al potente in faccia - letteralmente - quello che la maggior parte di noi vorrebbe dirgli senza averne l'occasione o il coraggio.
La dialettica di Piero Ricca si imbeve della più alta passione civica, al punto da risultare - nell'anestesia collettiva della fase renziana dell'era berlusconiana - datata nella sua retorica sentita, fatta di: “Bisogna riscoprire il piacere intellettuale e morale della vergogna” o di richiami al "Caffè" di Pietro Verri e di Cesare Beccarìa. Ricca ci insegna che c'è anche un piacere morale, un'ambrosia della coscienza civile che si sostanzia nella ricerca della giustizia e nello spettacolo del suo appagamento.

domenica 14 dicembre 2014

MENZOGNA E POLITICA SPETTACOLO: IL FENOMENO SALVINI

(Difficoltà: 3/5)

Matteo Salvini in versione "stripper"
Se si vuole un fulgido esempio di politica-spettacolo, non è necessario guardare oltre la figura di Matteo Salvini, il neo-segretario della Lega, solidamente indirizzato sulla strada di un macchiettismo parossistico, tra felpe-slogan, battute, balletti e spogliarelli gossippari.
Mi voglio qui riferire in particolare alla recente puntata di DiMartedì (video sotto, al minuto 1 circa). Qui Salvini, per rispondere a Lupi che stigmatizza incidentalmente il vizio di Salvini di indossare felpe quando va in tv, dice: “Cosa c'hai con le felpe? Sono made in Italy, io propongo il made in Italy”. Il conduttore Floris poi, rispondendo per una volta a quell'oscuro e sconosciuto impulso giornalistico che ti spinge a cercare la verità dietro le dichiarazioni (e anche per una concessione alla virtù italica del cazzeggio, che non fa mai male), verifica l'informazione di Salvini e scopre che la felpa che indossa è in realtà “di una marca francese” (in realtà poi si scoprirà essere svedese).

domenica 7 dicembre 2014

IL "CANCRO ROSSO" CHE STA UCCIDENDO L'ITALIA

(Difficoltà: 1,4/5)

Benvenuti nel paese del cancro rosso.

L'ex partito comunista fu l'unico a rimanere sostanzialmente intoccato, più di quattro lustri fa, dalle indagini di Tangentopoli. In questi 20 anni, la stessa nomenklatura che si vide miracolosamente risparmiata - grazie all'omertà del compagno Greganti - dalla galera e dalla decimazione politica che ha colpito gli altri maggiori partiti storici della Prima Repubblica, ha avuto mani libere per continuare a rubare e a tirare i fili di trame indicibili. I ladri degli altri partiti sono usciti di scena, mentre loro stanno ancora tutti lì.

domenica 30 novembre 2014

IL SISTEMA PUBBLICO DELLE PENSIONI FRA PATERNALISMO, ILLIBERALITA' E TRUFFA

(Difficoltà: 3.4/5)

Il truffatore B. Madoff: morirà in galera
Il sistema pensionistico di Stato è uno "schema-Ponzi" o, in parole più semplici, una truffa.
Lo "schema Ponzi" (in realtà la parola inglese "scheme" definisce nel suo uso più comune una macchinazione a scopo truffaldino che non trova riscontro nel termine italiano "schema") costituisce un'operazione di investimento fraudolenta nella quale l'ideatore, individuo o organizzazione, paga un tornaconto agli "investitori" ricavandolo dal nuovo capitale introdotto nello "schema" da nuovi clienti invece che, come formalmente dichiarato, dai proventi di reali operazioni di investimento (come per un qualsiasi fondo di investimento).

domenica 9 novembre 2014

EROINA: LA STRAGE DI STATO DI CUI NESSUNO MAI PARLA

(Difficoltà: 2,2/5)


Scena di ordinaria autodistruzione
Gli anni '70. Sembra proprio che quando si parla degli intrecci di quegli anni bui, tutto ciò che appare incredibile ma verosimile sia, proprio per questo, reale.
Dell'"Operazione Blu Moon" riferisce Roberto Cavallaro, già collaboratore del SID, e che è unico autentico testimone ufficiale della nascita di questa strategia, di cui sentì parlare per la prima volta in una riunione dei servizi segreti sui Monti Vosgi, in Francia, nel 1972.
L'"Operazione Blue Moon" comportò la subdola introduzione della droga negli ambienti della contestazione per indebolirne la forza rivoluzionaria. Si tratta di una vicenda complessa e ricca di eventi e passaggi successivi, che forzano il presente articolo a un certo schematismo espositivo.

domenica 2 novembre 2014

IL VOLTO GENTILE DEL RIFORMISMO PIDUISTA: MARIA ELENA BOSCHI

(Difficoltà: 1,6/5)

Forza Italia e Pd: è vero amore
Da qualche anno, ormai, il motto della nuova retorica del potere è solo uno: “Giovane è bello; e se è donna è pure meglio.” Come dar torto, a prima vista, alla materia prima di questo refrain assillante? Dopotutto, non è forse vero che la politica italiana è impaludata da almeno mezzo secolo? Non è vero che, se si eccettuano poche simboliche mosche bianche come Nilde Iotti e Veronica Pivetti, il panorama politico è stato dominato da sempre da vecchie cariatidi di sesso maschile?

domenica 26 ottobre 2014

"IN PRINCIPIO ERA IL NULLA": LA PAROLA "MULTIMEDIA" COME "BUZZWORD"

Difficoltà (4,3/5)


Buzzword
"Buzzword"
Il termine “multimedia” è la classica buzzword. Come tutte le parole inventate per essere date in pasto all'immaginario collettivo in un contesto consumistico, esso è fungibile in quanto non conta di un'identità ben definita e il suo impiego è affetto da irredimibili tratti di ambiguità.

domenica 19 ottobre 2014

10MILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9979

(Difficoltà: 4/5)

L'UOVO DI COLOMBO: COME IL POTERE IN ITALIA
METTE A TACERE LA CRITICA


Travaglio e Burlando
Burlando: un uomo, un gerundio
Se c'è una cosa che mi fa incazzare è il richiamo alla buona educazione, e mi spiego. Non mi riferisco ovviamente al richiamo in quanto tale, che è doveroso per un bambino, ma ha già meno senso per un adulto, per il quale ciò che è fatto è fatto. Mi riferisco piuttosto alla forma di richiamo alla buona educazione e al “rispetto” che è illustrato dal rimprovero di Santoro a Travaglio nell'ultima puntata di “Servizio Pubblico”.

domenica 12 ottobre 2014

10MILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9980

(Difficoltà: 3,2/5)

STUDIO DELLA LINGUACCIA ITALIANA: L'USO IMPROPRIO
DELLA PAROLA "IMPORTANTE"


La "linguaccia italiana"
Se c'è una cosa che mi fa incazzare è l'utilizzo improprio della parola “importante”. Al minuto 10:55 di questo video si sente la pidina Moretti dire: “I costi evidentemente saranno importanti”. Questo è un uso quantitativo dell'aggettivo “importante” che è indice di scarsa attenzione o conoscenza lessicale oltre che di permeabilità alle mode più grossolane: l'utilizzo improprio del termine “importante” è infatti cosa relativamente recente che origina probabilmente dal mondo del calcio.

domenica 5 ottobre 2014

DIECIMILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9981

 (Difficoltà: 2,5/5)

"TRECCE DI STORIA"
(una poesia breve)

Gengis Khan
Che il tempo attenui i ricordi e il portato emotivo e sensibile delle esperienze è una fatalità incontrastabile. Ma sul piano della narrazione storica, un imperativo morale vuole che accanto alla conservazione della memoria dei fatti vi sia anche la coerenza del giudizio su fatti e persone. Purtroppo, questo non accade sempre. Capita così che personaggi discutibili o negativi della Storia vengano con il tempo rivalutati, certo per via del filtro narcotizzante del tempo, che offusca, abbellisce, attenua; ma soprattutto per effetto di un revisionismo politicizzato che, dài e dài, si sedimenta poi nella coscienza pubblica.

domenica 28 settembre 2014

LA VITA DI N.MORETTI COME UNA PALOMBELLA A FONDO CAMPO: DA "INTELLETTUALE CRITICO" A "INTELLETTUALE ASSENTE"

 (Difficoltà: 1,1/5)

N.Moretti, comico di partito
 Oggi sul Fatto Quotidiano online è apparso un editoriale di Andrea Scanzi nel quale il giornalista lamenta il silenzio di Nanni Moretti di fronte alle alleanze proibite e alla politica scavezza-lavoratore (leggasi tra le altre cose “abolizione dell'Art. 18") dell'attuale governo Pd, per tacer di tutto il resto.

domenica 14 settembre 2014

DIECIMILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9982

(Difficoltà: 1,3/5)






Visto l'imminente inizio di una nuova stagione di quel distillato di nascondimento e 


menzogna che sono i talk show politici, ho pensato a un piccolo sforzo poetico. Pensatelo


  alla stregua di  un'inaugurazione, ma questa volta dal punto di vista dello spettatore. E 


comunque lo spettro della poesia in questione si estende all'offerta tele-informativa tutta,


 quindi  Vespa e Floris non si montino la testa.











INFOTAINMENT












Voraci palinsesti,



dove in oliati condotti


 
poltigliosa feccia si barcamena



con rubricato assenso



e ampollose pompe



in trucido plagio.






E noi lì, larve antropomorfe



d'anima salassate.












domenica 7 settembre 2014

SUGGERIMENTO PER UNA PIU' ACCORTA LOTTA AL RAZZISMO

(Difficoltà: 3,6/5) 

Adorno e Horkheimer, "Frankfurter Schule"
Horkheimer e Adorno
Nel trattare il problema dell'antisemitismo, Adorno e Horkheimer, della “Scuola di Francoforte”, erano della convinzione che la reazione antirazzista di porre gli Ebrei come un popolo dalle qualità (intellettuali o d'altro tipo) superiori fosse un pregiudizio uguale e contrario a quello dell'antisemitismo.
L'atteggiamento corretto contro il razzismo

domenica 31 agosto 2014

"COMODITA'" E "RAPPORTO COSTI-BENEFICI" NELL'EPOCA DEL CONSUMISMO DIFFUSO

(Difficoltà: 4,1/5)

"Lavora, acquista, consuma, crepa."
Vorrei iniziare una rassegna degli oggetti di consumo che meglio sono in grado di illustrare gli eccessi di quella che – pur consci della stanchezza che accompagna questa definizione dopo un secolo di sproloqui sociologistici – ci ostiniamo a definire “società del consumo” o “consumismo”.

domenica 24 agosto 2014

DIECIMILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9983

(Difficoltà (1,9/5)

"MA SI', SE STAI A BADARE A TUTTO..." 
 

Homer Simpson non sta lì a badare a niente...
Homer Simpson
Se c'è una cosa che mi fa incazzare è la frase: “Ma sì se stai a badare a tutto...” Estrapolata dal contesto creato dall'osservazione di cui è risposta, la frase può non dire nulla a più d'un lettore. Ecco quindi esempi che valgono più di una spiegazione:
  • “Controlla l'etichetta dei prodotti che mangi, potrebbero esserci sostanze cancerogene.” “Ma sì se stai a badare a tutto, non vivi più.”
  • “Vacci piano con l'uso del telefonino. Si dice che un uso eccessivo sia pericoloso.” “Ma sì se stai a badare a tutto quello che si dice...”
  • “Evita il sesso non protetto, l'AIDS non è ancora stato sconfitto.” “Ma sì se stai lì a badare a tutto, non esci più di casa.”

domenica 17 agosto 2014

LA COMUNICAZIONE DELL'INUTILE CONSUMABILE: IL "SELFIE" COME "BUZZWORD"

 Difficoltà (3,9/5)

Storia del selfie: dalle origini...... ai nostri giorni
Chiunque pensi che la parola “selfie” abbia una colorazione sessuale, rimarrà deluso.
Ogni tanto una parola – sì, non un fatto e nemmeno una frase, solo “una parola” - tiene banco sui giornali per un ampio lasso di tempo. In questi giorni e mesi, questa parola è appunto: “Selfie”.
Il fatto curioso è che questa volta il termine è autenticamente inglese, e non una volgare traslitterazione di qualche “creativo” nostrano, o un termine esistente nella lingua di Shakespeare ma da noi male applicato.

venerdì 1 agosto 2014

I NUOVI "PADRI" DEL GIORNALISMO ITALIANO, GARBATI GUARDIANI DELL'ERA INCIUCISTA

 (Difficoltà: (1,1/5)


Ferruccio "occhiali in mano" De Bortoli
Ferruccio de Bortoli in un'esibizione del suo garbo
Ci tocca parlare anche di questo...
E' notizia di oggi che Ferruccio De Bortoli se ne va dal Corriere. Non per dimissioni, come lui tiene a precisare. Delle motivazioni della rescissione del rapporto non è dato sapere. E meno male che RCS, la società che incorpora il Corsera, è quotata in Borsa, e tenuta - in teoria - alla trasparenza, e non solo dei conti.

giovedì 19 giugno 2014

LO SPORT SPAGNOLO E IL DOPING: UN CASO?

(Difficoltà: 3.5/5)

Il Dott. Eufemiano Fuentes
Il dott. Eufemiano Fuentes
E' stupefacente come anche fatti di cronaca certificati non modifichino il rapporto tra l'opinione pubblica e lo sport. Quasi come se questo si fosse costituito un suo vacuum autoreferenziale che lo impermeabilizza da ogni elemento esterno. O come se tale elemento esterno, quando reclami in maniera assordante la sua realtà, venisse fagocitato nella fantasmagoria del tifo, sciogliendosi in essa.

sabato 31 maggio 2014

"LA NEGAZIONE DEL SENSO": RIFLESSIONE SU INDUSTRIA CULTURALE E DIVISIONE DEL LAVORO

(Difficoltà: 4,6/5)

Giano Bifronte
Giano Bifronte
A) Nell'ambito dell'intellighenzia di ogni dove, ci sono “i profeti del giorno dopo”, quelli che scambiano presente con passato, la constatazione del fatto con la previsione dello stesso, in una sorta di riformulazione (per forza arbitraria) della consecutio temporum. Viene da chiedersi se uno dei motivi - oltre al fatto che non hanno nulla da dire o che non sanno scrivere - per cui ciò che scrivono risulta spesso tanto oscuro e incomprensibile non sia che post factum tutto quanto detto può essere ripescato e reinterpretato (da loro ma più frequentemente da altri) alla luce dei nuovi accadimenti per estorcergli previsioni che in realtà non hanno mai avuto luogo, in una specie di "sindrome da esegeta di Nostradamus".

martedì 29 aprile 2014

MERITOCRAZIA E QUALITA' DEL VIVERE SOCIALE: LE ENORMI RESPONSABILITA' DELL'EDUCATORE

(Difficoltà: 3,3/5)


Locandina del film "Bad Teacher" con Cameron Diaz
"Bad Teacher" con Cameron Diaz
L'importanza della scuola sta anche in ciò che ne fa uno strumento delicatissimo: la gestione del merito. La capacità dell'educatore di insularsi da sentimenti personali di simpatia o antipatia e di mantenere freddezza e obiettività nel momento di valutare un lavoro è cruciale per crescere un cittadino che, provvisto di sana autostima, riuscirà quindi a ben distinguere i fallimenti che dipendono da lui da quelli che dipendono dal sistema o da ogni altra evenienza esterna. Il rischio di un scorretta applicazione del criterio del compenso in campo educativo rischia di generare un cittadino propenso a introiettare le cause dei suoi insuccessi, anche quando è chiaro che le responsabilità stanno all'esterno, cioè in una società che non si fa interprete dello spirito meritocratico.

domenica 13 aprile 2014

"IL RE E' NUDO": DUE PAROLE SULL'IDEOLOGIA

(Difficoltà: 1.8/5) 

"I vestiti nuovi dell'imperatore"
"I Vestiti Nuovi dell'Imperatore"
Nella mia mente, associo il concetto di ideologia al messaggio della celebre favola di Andersen ("I vestiti nuovi dell'imperatore"). La storia qualcuno la conoscerà: due imbroglioni forniscono al Re un vestito immaginario, la cui vista è preclusa ai soli "indegni", facendogli credere che è il più bello e appariscente.

domenica 6 aprile 2014

L'INDUSTRIA DEL DUBBIO

 (Difficoltà: 3.2/5)


La reazione dell'industria del tabacco: "Fumare è innocuo. Lo dicono 20.679 medici."
"Pubblicità pro-fumo con medico."
Come osserva Al Gore nel suo film premio Oscar "An Inconvenient Truth", c'è un'industria in particolare che in America non conosce crisi: quella del dubbio. E' l'industria di quelli che con un'espressione efficace si chiamano i “cacadubbi”.
Sempre in ambito sociologico, sarebbe interessante comprendere come questo atteggiamento ha fatto presa tra la gente comune nell'epoca dell'Internet 2.0, dove la democratizzazione critico-discorsiva è fonte di equivoci riguardanti il confine tra la critica reale e un bastiancontrarismo che si alimenta di se stesso (il "trollismo" più o meno intenzionale).

sabato 22 marzo 2014

DELLA DIFFERENZA TRA FURBIZIA E INTELLIGENZA

(Difficoltà: 4.6/5) 

Hegel
Hegel
Il pensiero comune tende a confondere furbizia e intelligenza. Ma furbizia e intelligenza sono così diverse fra loro da essere nei fatti l'opposto. Infatti, non sempre la semplice assenza di una qualità dello spirito definisce il suo contrario così bene come lo fa il suo uso perverso, che ne nega il concetto e la finalità naturale. Così, la furbizia è il contrario dell'intelligenza più di quanto non lo sia la stupidità. E in effetti la furbizia, come razionalità fine a se stessa, è una forma particolare di stupidità. 

domenica 9 marzo 2014

IL POTERE DEL TERRORISMO

Hamas: "E sappiamo che non c'è sangue migliore di quello degli Ebrei."
Un giorno, uscito da casa, la mia attenzione fu catturata da una copiosa nuvola di fumo che usciva dal tetto del palazzo di fronte. Il punto di uscita di quel fumo, più denso del normale, mi era nascosto alla vista. Rientrai a casa e chiamai i pompieri, illustrando a un'operatrice i dettagli di quella che credevo un'emergenza. Dovetti anche elencare le mie generalità, come forma di tutela contro le bravate di perditempo e mitomani.

ZUPPA DI ZOMBIE: "Ricordi dall'Oltretomba"

Uno zombie fa il nostalgico

lunedì 17 febbraio 2014

LA SECONDA POSSIBILITA'

(Difficoltà: 1.3/5)

Fiorito, emblema del peculato, sembra qui voler arraffare pure l'aria.Per principio, è giusto dare a chiunque abbia sbagliato una seconda possibilità. Ma con delle eccezioni, e a patto di stabilire delle condizioni precise. 
Un condottiero di valore assoluto come Carlo Magno accordava una seconda possibilità perfino ai traditori, applicando il ragionamento che da quel momento in poi queste persone avrebbero saputo far tesoro della nuova fiducia accordata, ben sapendo che, tradendola una seconda volta, avrebbero pagato anche per la prima.

martedì 11 febbraio 2014

LA SAGGEZZA CHE SI DIMENTICA

(Difficoltà: 1,8/5)

Buddha
Il potere e il fascino della saggezza fanno sempre leva sulla scarsa memoria storica, perchè se l'umanità avesse memoria, certi proclami e certe massime le sembrerebbero inutili rimasticature. 
La scarsa memoria storica fa la fortuna di tutti i filosofi, i saggi e i santoni sputasentenze del nostro tempo. Quello che è un consiglio affatto normale, naturale deposito di un esperienza per errori fatta da chi ci ha preceduto nei secoli e millenni, diventa allora una rivelazione, un'epifania del buon senso, un monito di rara intelligenza.

lunedì 3 febbraio 2014

NEL CUORE DI HOLLYWOOD: LA FIGURA DELLO "SCANZONATO"

 (Difficoltà: 2,7/5)

Meet Joe BlackChi ha visto film come “Il paradiso può attendere” o “Ti presento Joe Black”, avrà familiarizzato con la figura dello "scanzonato", uno stilema caratteriale particolarmente caro a Hollywood. Se esiste una modello di personalità che si può dire inesistente in natura e frutto dell'ambigua creatività pseudo-letteraria della "mecca del cinema", questa è lo scanzonato. 
Tramite la figura dello "scanzonato", Hollywood tratta il tema – interessante e promettente in sé - di un punto di vista “altro”, di una prospettiva neutra sul mondo e sulla condizione umana, ma lo fa con la volgarità tipica della sua natura di macchina da soldi.

lunedì 27 gennaio 2014

LA VERITA' DEL "LUOGO COMUNE" OVVERO "COME TI NEUTRALIZZO LA VERITA'"

(Difficoltà: 4,3/5)


Quando l'informazione capita in cattive mani, succedono cose strane. Per fare un esempio, una cosa naturalmente falsa diventa vera se la sua supposta verità diventa un tam-tam ipnotico, uno slogan ossessivo. Ma succede anche il contrario, e cioè che una cosa naturalmente vera diventa allo stesso modo falsa se si vuole che così sia.
C'è poi una terza via, più diretta al metodo. Se una persona di buona volontà si ostina a ripetere una cosa naturalmente vera proprio perchè è vera ma sente che la sua verità non è stata pienamente riconosciuta, viene contrastato dai falsari della verità, che rispolverano il concetto di “luogo comune”.

lunedì 20 gennaio 2014

LA SCARSA MEMORIA DEGLI ITALIANI

(Difficoltà: 3,8/5)

Personificazione dell'Italia di Cesare Ripa (1550 ca.-1622)
Voci critiche hanno diffuso l'opinione che il popolo italiano abbia in genere pochissima memoria storica. Non è certo da questo palco che può venire una rettifica a questa idea. La memoria dell'Italiano medio è talmente volatile, e la sua capacità di tenere una medesima posizione ideale talmente transeunte, che gli unici sondaggi che contano sarebbero quelli del giorno prima, quando però, nel caso delle intenzioni di voto, la regola del silenzio elettorale li renderebbe impossibili.

lunedì 6 gennaio 2014

RE E GIULLARI

(Difficoltà: 1/5)

http://www.arte-e-pensiero-in-liberta.com
In un lontano tempo popolato di principi e re, il giullare di corte era molto più di un buffone, di un intrattenitore. Era quello che oggi diremmo "comico satirico". Egli svolgeva un ruolo preciso nei confronti del re di cui era al servizio. Nell'esporgli in modo allusivo e scherzoso i suoi difetti, il giullare costringeva il sovrano a non prendersi troppo sul serio, a capire i propri limiti, a mantenere i piedi per terra, a ricordarsi della propria umanità. 
Per ottenere questo effetto, era naturalmente essenziale che giullare e re rimanessero soggetti distinti.
Il nostro politico, al contrario, incarna le due figure nella stessa persona:

giovedì 2 gennaio 2014

LINGUAGGIO DEL POTERE E POTERE DEL LINGUAGGIO

(Difficoltà: 4,2/5)

La Bonino, Radical-parolaia
Ormai, la nostra società ci ha portati a considerare il linguaggio come una cosetta inutile e ininfluente, retorica fatta a posta per scansare l'azione. E non è un caso che ciò risulti tanto più vero in una realtà in cui chi dovrebbe agire tende a soppiantare l'opera con il temporeggiare interlocutorio e con una retorica più o meno seducente.