domenica 23 dicembre 2018

PROBLEMA TEDESCO E PROBLEMA EUROPEO: DUE FACCE DI UNO STESSO EURO


(Difficoltà 3/5)

Mi pare che sia in atto da almeno sei-sette anni, in alcuni circoli, una tendenza a coniugare il “problema europeo” (non nel senso che l’Europa - nel senso, beninteso, di Unione Europea - ha un problema, bensì nel senso che l’Europa è il problema) in termini finanziari, intendendo trasformare il problema dell’Europa nel problema dell’euro, cioè di una valuta che premia le economie del nord-Europa (notamente quella della Germania) a scapito di quelle del sud. E’ pur vero che l’euro, che si stampa a Francoforte, è assieme utensile e simbolo della conquista dell’Europa da parte della Germania attraverso lo strumento stealth della finanza: se non abbiamo sovranità monetaria, e cioè se non possiamo stampare una nostra moneta da usare come leva per agire sui tassi d’interesse, allora non abbiamo nemmeno sovranità politica, e le elezioni sono solo uno specchietto per le allodole, un guscio vuoto. La moneta è stampata altrove (alla Bce), e quindi la politica monetaria è decisa altrove, e così i tassi: in questo modo, siamo sotto costante ostaggio dei mercati internazionali e dello spread.