domenica 29 marzo 2015

LA BALLA MEDIATICA DELLE "ECCELLENZE" ITALIANE

(Difficoltà: 1,4/5)


"Il dissanguamento dell'economia italiana"
Se si presta orecchio (o se si digita la parola tra virgolette su Google: 5,4 milioni di risultati!), si fa un gran parlare in talk show e tg delle “eccellenze italiane”, intendendo con ciò le punte qualitative del “made in Italy” nell'industria, nell'artigianato, nell'alimentare ecc. Non si era mai sentito prima un tal “tuonar di ferree canne” a celebrazione delle glorie produttive italiche, forse perchè erano date per scontate.
E' curioso che questo tam-tam assordante risuoni proprio in un momento in cui la parabola di decadimento anche economico della nostra penisola si avvia a toccare il fondo dell'ascissa. Le “eccellenze” costituite durante il boom economico degli anni '50-'60 sono ormai cosa che il destino ha consegnato all'insignificanza nel quadro globale dell'economia intervenuto nel frattempo. Ancora più spesso, però, si tratta di realtà defunte o passate in mano straniera.
Bisogna quindi, come al solito, “guardare dietro le quinte” e scoprire cosa si nasconde dietro l'insorgenza di questa campagna politico-comunicativa che si avvale della parola d'ordine “eccellenza” applicata alla descrizione del quadro economico nostrano. Si scoprirà allora che si ha che fare con il necrologio ideologico di un'età dell'oro che si vuol far passare per ancora perdurante, a nascondimento della realtà di un paese che, oltre a ogni codice etico, ha perso, assieme alle rispettive aziende, la gran parte delle voci economico-settoriali che l'avevano fatto grande tra i grandi. L'Italia è una nazione economicamente finita, e solo un miracolo potrà far rifiorire ciò che è stato scialacquato in 20 anni in cui la peggior classe dirigente di sempre ha consegnato l'economia allo straniero e al potere delle mafie. Chi vuol illudersi s'illuda, ma del presente v'è certezza. E l'immagine in alto a sx parla chiaro (e sarebbe pure da aggiornare).

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