sabato 25 marzo 2017

"SE L'OROLOGIO DELLA VITA ANDASSE ALL'INDIETRO..." (una esercitazione di assurdologia ipotetico-deduttiva)

(Difficoltà: 1,7/5)

"Il curioso caso di Benjamin Button"
Come sarebbe la nostra vita se si svolgesse al contrario, cioè se nascessimo vecchi e ringiovanissimo fino alla morte?

Se nascessimo a 80 anni..:

spunterebbe a un certo punto un Leopardi che celebrerebbe l'età d'oro della vecchiaia.

sarebbe bello: sparirebbe la paura della morte. Infatti non moriremmo, ma ci spegneremmo in una graduale incoscienza. In pratica, una sindrome di Alzheimer determinata dal ringiovanimento cellulare.

intorno ai 2-5 anni, assorbiremmo tutto come delle spugne (nozioni, lingue, stimoli vari), ma non ci serverebbe a nulla.

le aziende che guardano al lungo termine ci assumerebbero da freschi laureati sessantenni, giudicandoci dei vecchietti promettenti.

Le aziende che guardano al breve termine, invece, ci assumerebbero a 20-30 anni, cioè quando saremo giovani da buttare, per due lire e un tozzo di pane, proprio come accade oggi.

forse sparirebbero le guerre, perché da giovani non avremmo il fisico per combattere, mentre da vecchi saremmo tanto vigorosi da spaccare le pietre ma anche abbastanza saggi da capire che la guerra non serve a niente.

forse saremmo sempre e comunque insoddisfatti della vita e di come è la situazione, e invece di lamentarci della vecchiaia che avanza, cercheremmo delle soluzioni per rallentare il ringiovanimento cellulare.

i vecchi pagherebbero la pensione ai giovani, e in un Paese come l'Italia si lamenterebbero di dover lavorare per mantenere questi brutti giovani del cazzo.

... dovremmo aspettare di diventare giovani per avere energie fresche, ma a quel punto ciò sarebbe compensato dall'aver visto tutte le brutture del mondo. Capiremmo allora quanto è facile morire, e la freschezza del corpo non potrebbe essere goduta come si conviene, cioè in uno stato di salutare incoscienza, ambizione e sprezzo del pericolo.
L'incoscienza senile, al contrario, ci procurerebbe un sacco di femori rotti.

... nasceremmo sdentati, poi a 80 anni comincerebbero a spuntarci (anzi: inizieremmo a non perdere) i primi dentini. A 3 anni, inizierebbero a non spuntarci gli ultimi.

fino ai 75 saremmo talmente giovani da non avere ancora il controllo dell'apparato escretore e ci pisceremmo e cagheremmo addosso. A 6 anni, perderemmo questo controllo, e il risultato sarebbe lo stesso. Niente di nuovo qui.

avremmo un calo delle nascite, perché poche donne sarebbero disposte a portarsi in grembo un anziano di 65 chili. A molte farebbe schifo l'allattarlo, anche per via di tutta quella bava sui capezzoli.

conosceremmo tutti l'esatto momento della nostra morte. Per ricreare la sensazione di vivere più a lungo del normale, allora, aboliremmo l'anagrafe e smetteremmo di contare gli anni e di festeggiare i compleanni. Finché l'incoscienza non avrà preso possesso di noi per accompagnarci a una dolce e inconsapevole morte. In posizione fetale.

la vita come è adesso è assurda perché la finestra di tempo fra l'età della saggezza e l'età del rincoglionimento è stretta: non fai in tempo a diventare saggio che già inizi a perdere lucidità e quindi la possibilità di usare quella saggezza. Nascendo vecchi, invece, occorrerebbe fare tesoro del breve tempo di rincoglionimento che ci è concesso. 

(continua... forse) 

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