venerdì 12 maggio 2017

ECCO PERCHE' LA NOZIONE DI ISLAM "MODERATO" E' UNA MENZOGNA/Parte I

(Continua la pubblicazione di estratti da un mio libro in lavorazione avente a oggetto il conflitto arabo-israeliano)

Il Corano è come la Bibbia o Il Capitale: tutti lo menzionano ma nessuno l'ha mai letto. Prendiamo alcuni versetti dal libro di Allah/Maometto:

4:34. Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono le parti non viste, quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, picchiatele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.

5:33. La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione* sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti e che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso.

5:51. O voi che credete, non sceglietevi per amici i giudei e i nazareni, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come amici è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti.

4:89. Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate. Non sceglietevi tra loro né amici, né alleati[...].

* "corruzione" è da intendere come la miscredenza, il non credere in Allah e il non obbedirgli. 

I media e i politici premono per una distinzione fra un Islam che sarebbe "moderato" e un altro che, al contrario, equivocherebbe il reale messaggio del Corano per giustificare l'uccisione e la violenza, e che sarebbe perciò "estremo". Questi ultimi, secondo loro, "interpretano" il Corano per i propri sporchi fini, si dice, travisandolo e distorcendolo. Mettiamo da parte per un attimo l'ignoranza che trapela da questa affermazione: tutti infatti sanno - o dovrebbero sapere - che il Corano è il messaggio di Dio direttamente trasmessa da questi a Maometto, parola per parola. Così, a differenza che nelle altre religioni rivelate, l'Islam non ammette un'esegesi che vada oltre il significato letterale per adattarla a visioni personali: tutto questo è un sacrilegio.  
Lasciamo perdere questa manifestazione di ignoranza, dicevo, e ammettiamo pure per assurdo che il Corano sia effettivamente "interpretabile". Prendiamo in esame, ad esempio, il primo versetto fra quelli sopra elencati. Il pronunciamento di Allah/Maometto che l'uomo deve ricondurre la moglie, espressamente riguardata come essere a lui inferiore, all'obbedienza assoluta anche picchiandola, se necessario, è “interpretabile”? Quale parte di questo punto risulta tanto oscura da richiedere un'esegesi? Nessuna. Addirittura, vi è in esso anche un chiaro comando per la donna di coprirsi volto e corpo ("proteggere le parti non viste"), con buona pace di chi afferma che nel Corano non si parla dell'obbligo di far indossare alle donne paramenti come il burka o lo hijab. il versetto consta, insomma, di un chiaro e preciso set di istruzioni su come condurre la vita matrimoniale, provenienti da un libro, il Corano, che è assieme dottrina religiosa e “manuale” pratico che copre tutti gli aspetti della vita del fedele. Le possibilità interpretative stanno a zero, e lo stesso vale per gli altri.


Statistiche: Come la Pensano i Musulmani nel Mondo

Fissato il punto che passi come quelli citati non lasciano alcun spazio all'interpretazione, rimane da chiedersi: i versetti appena visti - inequivocabili e centrali nel Corano - costituiscono Islam “moderato”? Evidentemente no: se l'“estremismo” è, come si dice, frutto di una cattiva “interpretazione” del Corano, allora laddove si dimostra che non vi può essere interpretazione – come abbiamo appena fatto – cade anche la possibilità di richiamarsi all'elemento estremistico. 
Ma, per il gioco dei contrari, se non si può parlare di “estremismo”, non si può nemmeno parlare di “moderazione”: i due concetti si richiamano a vicenda. I versetti in questione quindi non sono né “estremistici” né “moderati": sono quello che appaiono, sono quello che sono. Sono il puro Islam, l'Islam che tutti i veri musulmani devono osservare. Sono l'Islam “mainstream”, quindi per definizione non “estremo”.
E che si tratti di Islam mainstream lo dicono un monte di dati statistici, di cui forniamo alcuni esempi in ordine sparso da una pluralità di fonti (33/34):
  • Il 31% dei Turchi approva attacchi suicidi su americani in Irak (poll del 2004); (34)
  • L'89.9% dei palestinesi di Gaza è a favore del lancio di razzi da Gaza contro civili in Israele. Solo l'1% si dice contrario (2014) (35)
  • Il 74% dei palestinesi è a favore degli attacchi terroristici di Hamas. (2015) (35/36)
  • Il 32% dei palestinesi approva il massacro di intere famiglie ebree, bambini e poppanti inclusi, da parte di terroristi (poll condotto all'indomani del massacro della famiglia Fogel da parte di due palestinesi: genitori e tre bambini di 11 e 4 anni e di 3 mesi trucidati nella loro casa nel marzo del 2011). (2011) (36)
  • Il 55% dei giordani, il 52% dei libanesi, il 30% degli egiziani, il 49% degli islamici nigeriani, il 45% di quelli indonesiani vede con favore il gruppo terroristico libanese Hezbollah.
    Il 60% dei giordani, il 39% degli indonesiani, il 49% dei nigeriani vede con favore il gruppo terroristico palestinese Hamas, al governo nella Striscia di Gaza. (2010) (37)
  • Il 18% di studenti islamici britannici non denuncerebbe alla polizia un correligionario che sta preparando un attacco terroristico.
    Il 25% dei musulmani britannici è contrario a informare le autorità su persone che sono coinvolte o connesse con attività terroristiche.
    Il 37% dei musulmani britannici crede che gli Ebrei in Gran Bretagna siano un “obiettivo legittimo” (38) (2004-2006)
  • Il 49% dei musulmani britannici dichiara che gli imam che predicano odio e violenza contro l'Occidente rappresentano l'Islam “mainstream”. (39)
  • Il 47% dei musulmani del Bangladesh è a favore degli attacchi suicidi e di atti di violenza volti alla “difesa dell'Islam”. (40) (2014)
  • Il 25% dei musulmani americani giustifica violenza contro americani negli Stati Uniti come parte della “jihad globale”. (2015) (41)
  • L'83% dei pachistani è a favore dell'uccisione delle adultere tramite lapidazione.
    Il 78% dei pachistani è a favore dell'uccisione degli apostati. (2009) (42)
  • Il 40% dei musulmani britannici vuole la sharia nel Regno Unito (2006) (43)
  • Il 68% dei musulmani britannici è a favore dell'arresto e dell'incriminazione di chiunque insulti l'Islam (2006) (44)
  • Il 62% dei musulmani vuole l'istituzione della sharia in Canada (2011) (45)
  • Il 58% degli indonesiani crede che le adultere debbano essere uccise tramite lapidazione (2006) (46)
  • Il 99% degli afghani, il 91% degli iracheni, il 29% dei musulmani libanesi (ma per il 53% giudici religiosi dovrebbero poter decidere su questioni di famiglia e di proprietà), il 56% dei musulmani tunisini - tra gli altri - vogliono fare della sharia la religione ufficiale.
    Per aree geografiche, l'84% dei musulmani dell'Asia del sud, il 64% di quelli dell'Africa sub-sahariana, il 74% di quelli della regione del Vicino Oriente-Nordafrica vogliono la sharia come legge ufficiale. (2013) (47)
  • Per il 64% degli egiziani la sharia deve essere l'unica “sorgente legislativa”. Un aggiuntivo 24% dice che deve essere una sorgente, ma non l'unica. (2007) (48)
  • Il 70% dei musulmani di Giordania, il 56% di quelli di Nigeria, l'82% di quelli egiziani e pakistani è a favore della lapidazione per persone che abbiano commesso adulterio. (2010)
    L'82% dei pakistani e il 77% degli egiziani, il 65% dei musulmani nigeriani e il 58% di quelli in Giordania è favorevole a fare di punizioni come il taglio delle mani per i ladri e la fustigazione legge nei loro paesi. (2010) (ibidem) (37)
  • Un totale dell'81% dei musulmani dell'Asia del sud è a favore dell'amputazione di arti per i ladri. Il 76% è a favore della pena di morte per coloro che abbandonano la fede. (2013) (49)
  • Il 65% dei musulmani in Europa dice che la sharia è più importante della legge del Paese nel quale vivono. (2013) (50)
  • Il 43% degli insegnanti musulmani in Vienna è “contro i principi democratici” e a favore dell'introduzione della legge della sharia. (2014) (51)
  • Il 77% dei musulmani in Danimarca crede che le istruzioni del Corano dovrebbero essere “pienamente applicate”. Il 43% afferma che le ragazze dovrebbero coprirsi il capo (2015) (52)
  • Solo un 54% dei danesi afferma che le leggi della Danimarca dovrebbero essere basate sulla sola costituzione e non (anche) sul Corano. (2015) (53)
  • La maggioranza dei musulmani in 10 paesi è a favore del basare il proprio sistema di leggi sul Corano (inclusi: Pakistan, i Territori “palestinesi”, Malesia, Giordania, Senegal, Nigeria, Indonesia, Libano, Turchia). Anche i musulmani istruiti preferiscono la sharia, incluso un 55% nella “laica” Turchia. In particolare, troviamo un 78% per il Pakistan, un 65% per gli arabi dei Territori, un 54% per la Giordania (qui solo il 7% dice che il Corano deve rimanere estraneo alla legge), il 52% per l'Indonesia, un 78% per la Malesia, un 49% per il Senegal (al quale però va aggiunta una quota di coloro che credono che il Corano debba influenzare il sistema di leggi), un 52% per la Nigeria, e così via. (2016) (54)
  • il 79% dei libici crede che la sharia dovrebbe essere la sola sorgente di legislazione nel proprio paese. Allo stesso modo la pensano, per il loro, il 63% degli algerini e il 60% dei marocchini. (2016) (55)
  • Il 61% dei musulmani nel Regno Unito vuole che l'omosessualità sia punibile per legge. (2009) (55/56)
  • Il 91% dei delitti d'onore nel mondo è commesso da musulmani. (2010) (56)
E si potrebbe continuare. Il punto finale è che non esiste un “Islam estremo” isolabile dal corpo dell'Islam come se fosse un tumore generato da una “scorretta interpretazione” del messaggio di Allah/Maometto: l'Islam è una religione (ma più che altro un sistema politico-sociale) che è nella sua totalità “estremo” per i canoni di tolleranza e di convivenza democratica dell'Occidente. Comprendere questa verità basilare, che larga parte dei media e della politica tentano – più per malafede che per reale ignoranza – di nascondere, equivale ad afferrare la realtà di ciò che abbiamo di fronte, e di operare con coscienza una scelta di campo all'interno di uno scontro fra civiltà e barbarie che è già in stato avanzato, e per la quale ne va dei destini del mondo civilizzato.
Le alte percentuali di islamici nel mondo che si dicono favorevoli al sistema di leggi medievali della sharia difficilmente giustificherebbe l'impiego di un aggettivo (“estremo”) la cui analisi semantica suggerirebbe piuttosto una collocazione spaziale e numerica marginale nello spettro delle scelte. In altre parole: “estremo” è qualcosa che si colloca, appunto, all'estremità di un fenomeno o di una realtà; ma per i musulmani nel mondo la sharia rappresenta il “centro”, l'assoluta normalità, cosa nient'affatto sorprendente per chi abbia una minima conoscenza dell'Islam e del Corano. Occorrerebbe quindi armarsi del coraggio della verità e dire che ciò che per la civiltà democratica occidentale è “estremo” è per l'islam la normalità, e che l'Islam è perciò incompatibile con lo stile di vita occidentale e con i suoi valori. L'“estremismo” dell'Islam è la sua normalità. La “normalità” dell'Islam non può e non deve essere la nostra. 


RIFERIMENTI:

a seguire, i rimandi a dati tra i più significativi, che si è scelto di esprimere in forma di semplici link fatta eccezione per quelli che rimandano a documenti pdf.
(41) “Nationwide Online Survey among 600 Muslim-Americans” (pdf), Center for Security Policy, 1-10 giugno 2015. 
(49) “The World's Muslims: Religion, Politics and Society” (pdf), Pew Research Center, 30/04/2013, pag. 23.
(50) “Fundamentalismus und Fremdenfeindlichketi. Muslime und Christen im europäischen Vergleich” (pdf), di Ruud Koopmans, dicembre 2013 
(52) https://www.thelocal.dk/20151013/danish-muslims-more-devout-than-in-years-past
(53) https://www.thelocal.dk/20151019/forty-percent-danish-muslims-wants-quran-based-laws
(54) http://www.pewglobal.org/2016/04/27/the-divide-over-islam-and-national-laws-in-the-muslim-world/
(55) http://www.breitbart.com/london/2016/05/10/survey-reveals-aggressive-pro-sharia-attitudes-in-countries-providing-major-source-of-eu-migrants/
(55/56) “Sharia Law or 'One Law For All?” (Pdf), da Civitas, Londra 2009.

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