Il cancro ha assunto nell'era contemporanea uno status epidemico. Il cancro può avere due cause: cause genetiche e cause ambientali. In realtà, come è ovvio che sia, queste cause interagiscono in una maniera che è tutt'ora oggetto di studio. Ma è provato che il fattore genetico incide per un 5-8% sulla casistica dei tumori, mentre il restante 92-95% è lasciato a stile di vita e fattori ambientali (vedi).
Fattori Ambientali nella Genesi del Cancro
Ma quali sono le “cause ambientali”
che ho citato? L'incidenza di cattive abitudini alimentari è un fatto assodato, così come lo sono gli stili di vita poco riguardosi per la salute. Dell'inquinamento atmosferico molto si è detto, e a
ragione. Quest'ultimo fattore non sembra però essere prominente, a differenza di quanto si crede. Non è forse vero a rigor di
logica che, se così fosse, quello al polmone sarebbe di gran lunga
la forma di cancro più frequente? Dopo tutto, lo smog è qualcosa
che si respira e quindi interessa il sistema respiratorio nella
maniera più diretta, e i polmoni stessi non sono un organo più
resistente di altri, semmai il contrario, verrebbe da sottolineare,
data la loro consistenza molle e “spugnosa”. Molteplici ricerche
evidenziano all'opposto che, di fatto, più del 90% dei casi di cancro al
polmone interessa fumatori, e che se non esistesse l'abitudine del
fumo questa forma di cancro inciderebbe in misura minimale sulla
casistica generale (vedi).
A mio avviso, è allora altrove che
vanno ricercate le cause principali del cancro. Se la difficoltà di curare il
cancro è da imputare alla sua natura di malattia genetica e
cronico-degenerativa, la difficoltà nel prevenirlo sta nella mancata
individuazione di alcune delle cause principali per le quali si
manifesta. La ricerca, nel suo eterno dibattersi tra lo scopo nobile della salvaguardia della salute pubblica e l'ossequio a soggetti portatori di interessi economici, non potrà sottrarsi a lungo alle sollecitazioni della realtà.
La conlusione che mi azzardo ad avanzare è: l'inquinamento elettrico ed
elettromagnetico, detti anche “elettrosmog”, sono (o saranno a breve) la causa
principale della maggior parte dei casi di cancro. Ciò significa
che, messo da parte questo fattore, il cancro rimarrebbe presente e
incurabile, certo, ma si circoscriverebbe a un numero relativamente
esiguo di casi per i quali l'etiologia è già ampiamente nota.
Campi Elettrici e Campi Elettromagnetici
Il campo elettrico alternato (AC) è qualcosa che non esiste in natura. Per contro, la terra possiede naturalmente un campo magnetico (è quello che fa funzionare la bussola), ma questo subisce però l'accrescimento e l'ingerenza delle onde emesse da tutte le apparecchiature di trasmissione a distanza (radar, elettrodotti, stazioni radio-base, impianti di diffusione televisiva, ponti radio, sistemi wifi pubblici, locali e privati, ecc.) (Cfr.)
Il cancro era una volta un evento raro,
ma con l'età moderna le cose sono cambiate. Per
colpa dell'industrializzazione, certo, ma – e questo tocca il succo
del mio discorso – anche e soprattutto per l'“elettrificazione”
nella quale è incorsa la vita di ognuno, con l'ingresso degli
elettrodomestici nella casa. Ne consegue che, per la maggior parte di noi, il
maggior pericolo per la salute proviene proprio dal luogo che
riteniamo più sacro e più sicuro: l'ambiente domestico. La casa è
il luogo nel quale passiamo la maggior parte del nostro tempo. Ancor
più significativamente, esso è il luogo nel quale trascorriamo le
ore del nostro sonno, e si sa che ogni essere vivente è più
vulnerabile mentre dorme, in quanto il sonno costituisce una fase essenziale per
la rigenerazione del sistema immunitario e per il ricupero
psico-fisico dallo stress subito durante la giornata.
Dato l'utilizzo ubiquo del telefono
cellulare, si può dire che, mentre il cancro è il male del nostro
tempo, il tumore al cervello in particolare sarà prevedibilmente il
male del futuro. L'inquinamento industriale o da auto è diventato
ormai (o diventerà) un problema relativo, in senso quantitativo
(perchè non sarà la causa principale del tumore, se mai lo è
stato), e in senso geografico (può essere un problema eminente in
Cina o a Milano, ma non nella maggior parte dei territori abitati).
Conservatorismo Suicida
L'atteggiamento dell'uomo della strada
di fronte al tentativo di sensibilizzarlo su queste questioni è
ormai conosciuto, e si riassume nella consueta frase: “Ma se stai a
pensare a tutto...” Sopraffatto psicologicamente dai molteplici
attacchi alla salute portatigli dall'età tecnologica e
post-industriale, l'uomo della strada sceglie il disimpegno, anche se
ne va del bene più prezioso. Cioè: il suo rifiuto di “pensare a
tutto” non implica, come parrebbe di evincere, la disponibilità a
operare una selezione. A fronte di questo “tutto” c'è il nulla,
perchè la frase in questione si applicherà, senza nulla escludere,
a ogni singola minaccia alla salute lo si inviti a considerare: il
fumo, l'alcol, i cibi sofisticati, il rivestimento plastificato del
Tetrapack, i miasmi di un'adiacente fabbrica di solfuri,
l'esposizione prolungata a una torre di telefonia
cellulare ecc.
Quella attuata dall'uomo della strada è
una forma di difesa dello status quo, a testimonianza di quanto il
conservatorismo (come il progressismo) non sia un fatto eminentemente
politico, ma un qualcosa che parte dal basso e viene solo recepito
dalla politica. Ogni cambiamento, più o meno radicale, è percepito
dall'uomo comune come troppo difficile o scarsamente conveniente.
Tutto appare troppo radicato, in particolare le proprie abitudini,
perchè valga la pena cambiare. In politica quueto atteggiamento causa
un lento declino del Paese, ma nella vita personale esso può
condurre lentamente alla malattia e alla morte.
Conclusione
Il cancro
non è una piaga divina come le cavallette della Bibbia, ma un fatto che ha sempre
una spiegazione plausibile. Sta a ognuno di noi attrezzarsi per
superare le Colonne d'Ercole dell'ignoranza e dell'indifferenza, alla
scoperta della conoscenza più lieta: quella che ci può salvare la
vita.
In Internet molte sono le risorse che istruiscono sulla prevenzione degli effetti dell'esposizione a campi elettrici ed elettromagnetici. Da molti di essi, si comprenderà che bisogna partira dal nostro ambiente domestico e in particolare dalla stanza da letto. Qui un esempio.
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