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Per anni ormai ci
hanno rotto i coglioni con l'accusa di “populismo”, appioppata a chiunque non
sia allineato con il pensiero unico euro-germanico, immigrazionista e filo-islamico.
Il termine “populista”,
vociato ai quattro venti ad ogni occasione (soprattutto le più stupide), ha
chiaramente un intento denigratorio: nella più tipica tattica stalinista (non
dimentichiamo per es. che “Mutti” Merkel proviene dalla DDR) si cerca di
colpire la persona invece degli argomenti. Una discussione sul punto
rivelerebbe la fallacia criminale delle posizioni di questi stalinisti, ma nel
momento in cui si bolla ogni manifestazione di opposizione come proveniente da
gruppi “populisti” e da individui bollati come nazionalisti, razzisti, “islamofobi”
e via diffamando, allora anche gli argomenti di questa opposizione possono
essere con buona coscienza scartati a priori e a prescindere. E non importa
quanto questi argomenti suonino razionali e realistici: le persone “buone”,
quelle che parteggiano per l’anti-democrazia eurounionista e per il trapianto dell’Africa
nel nostro continente, sono autorizzate a tapparsi le orecchie come le famose scimmiette.