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E' recente notizia la
condanna di un
anziano 71 enne, comminata dalla Corte d'Appello di Campobasso in
forma di un'ammenda (poi indultata) di mille euro, per aver detto ad
alta voce ciò che tutti pensano: “
Italia paese di merda”. La
sentenza è stata poi confermata in Cassazione, e le motivazioni sono
state quindi depositate. Vi si legge tra l'altro: “Il diritto di
manifestare il proprio pensiero in qualsiasi modo non puo’
trascendere in offese grossolane e brutali prive di alcuna
correlazione con una critica obiettiva.” In realtà, ciò che i
giudici di Cassazione non hanno colto è che l'“insulto” alla
Nazione era in realtà una sigla – non “merda”, ma “
M.E.R.D.A”
- composta dalle iniziali di parole-chiave di una “critica
obiettiva”, come vogliono le motivazioni espresse dai giudici di
Cassazione: