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E' scontato dire che internet è una
risorsa poliedrica in termini di scopi e funzioni (informazione,
comunicazione, svago) e in termini di contenuti.
Ma è impossibile che non salti
all'occhio l'autoreferenzialità di internet, cioè il suo carattere
“meta”: la maggior parte dei contenuti che internet offre (e
quindi la domanda di questi contenuti) verte attorno a questioni
tecnico-informatiche, cioè contenuto e mezzo in gran parte
coincidono, perchè il contenuto consiste il più delle volte nella
discussione sul mezzo. E' un pò come quando in film come "Saranno famosi" si vedono attori che impersonano studenti di recitazione.
Ciò non si è mai verificato prima con
nessun strumento tecnologico: l'invenzione del libro non produsse uno
tsunami di testi che discutessero di editoria, tecniche di stampa o
di rilegatura. Allo stesso modo, sarebbe assurdo guidare l'auto solo
quando ci si deve recare dal meccanico. O chiamare qualcuno
solo per vedere se in quell'area si prende o per chiedergli il motivo
di quel ronzio nell'earpiece.
Internet Preferisce la Tecnica, cioè Se Stesso
Argomenti che richiedano un
approfondimento teorico faticano a trovarsi a casa propria su
internet, sia per a) i limiti strutturali del mezzo (il testo su schermo bianco affatica gli occhi, e un testo complicato richiede spesso
delle riletture di singoli passi), che per b) la limitata ricettività
dell'utente medio. Tutto questo vale meno per contenuti di carattere
tecnico-informatico, in quanto mezzo e contenuto coincidono (si
approccia l'informatica usando il computer) e quindi chi va su
internet per interessarsi di acquisto o riparazioni hardware, di
giochi multiplayer, di applicazioni, patch, versioni, aggiornamenti,
walkthrough, tutorial, trucchi, espedienti SEO, linee di codice ecc.
è già abituato a lunghe sessioni davanti al monitor e si trova nel
suo ambiente e nel suo elemento.
Mentre aspetti tecnici vengono
soddisfatti appieno e su internet si trova sempre risposta a
questioni tecnico-informatiche prima ancora di porre la domanda,
argomenti di qualsiasi altra natura trovano poco spazio, poco
approfondimento e poco interesse. Ciò stride con l'aspirazione dei
rappresentanti più pionieristici di internet, quali Google, a
raccogliere e organizzare in esso tutto lo scibile.
Internet Come la Televisione?
Quindi internet, che rappresenta una
tecnologia comunque ancora giovane, fatica un po' a liberarsi di
questa autoreferenzialità che lo porta in sostanza a parlare in gran
parte di se stesso e non di altro. Naturalmente questa non vuole
essere necessariamente una critica, e tutto ha una spiegazione.
L'autoreferenzialità di internet, per esempio, il suo carattere
“meta”, è dovuto in pari grado alla complessità tecnica e alle
molte potenzialità del mezzo, che ne faranno oggetto di
(auto)discussione privilegiato per molti anni a venire. E poi c'è il
fatto che persone con diverso grado di competenze vi hanno accesso, e
molte di queste cercano assistenza per accrescere la propria
expertise. Queste alcune delle ragioni fondamentali.
Ma il fatto che quanto dico non sia
necessariamente una critica, non implica che non ci sia spazio per
riserve e timori. In un'epoca in cui la responsabilità di un sapere
così grande e totalizzante è lasciato a uno strumento così
tecnico, quale può essere il destino della cultura tradizionalmente
intesa? Un simile dibattito potrebbe ricalcare per molti aspetti
quello accesosi all'indomani della diffusione di massa della tv, ma
internet offre molte più possibilità sia in senso positivo
(interattività, contenuti 2.0) che negativo (minor controllo delle
fonti e dei contenuti, dilettantismo, confusione nell'organizzazione
delle conoscenze).
La speranza è che, se e quando il
mezzo elettronico sostituirà la carta, contenuti altri dalla tecnica
vi trovino il giusto spazio senza compromessi con il carattere popolare
e sincretizzante del nuovo mezzo. Come per la televisione, internet
dovrebbe essere sollevato verso la cultura, e non questa abbassata ad
esso.