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La copertina del libro di Piero Ricca |
Piero Ricca è il Pasquino in carne e
ossa, un colto predicatore dello spirito democratico; è l'emblema
della critica feroce che ci mette la faccia, di colui che dice al potente in faccia - letteralmente - quello che la maggior parte di noi vorrebbe dirgli senza
averne l'occasione o il coraggio.
La dialettica di Piero Ricca si imbeve
della più alta passione civica, al punto da risultare -
nell'anestesia collettiva della fase renziana dell'era berlusconiana - datata nella
sua retorica sentita, fatta di: “Bisogna riscoprire il piacere
intellettuale e morale della vergogna” o di richiami al "Caffè" di
Pietro Verri e di Cesare Beccarìa. Ricca ci insegna che c'è anche un piacere morale, un'ambrosia della coscienza civile che si sostanzia nella ricerca della giustizia e nello spettacolo del suo appagamento.