STUDIO DELLA LINGUACCIA ITALIANA: L'Uso del Congiuntivo Imperfetto Come Imperativo
Maurizio Gasparri |
Se c'è una cosa che fa
incazzare il purista dell'Italiano in me, è l'uso del congiuntivo
imperfetto come imperativo. Sapete, quando un politico
(perché di solito sono i politici che lo fanno) dice per esempio: “Si facesse da parte e lasciasse il posto a qualcun altro” invece di: “Si faccia da parte e lasci il posto a qualcun altro”. Come ci segnala la
Crusca, questo è un costrutto in voga al centro-sud, ma che gode
di una certa diffusione anche dalla Toscana in su.
L'imperativo ha solo il
tempo presente e due forme, quella della seconda persona singolare e quella della prima plurale
(“Vattene!”, “Andatevene!”). Per tutte le altre persona - tranne ovviamente la prima, che è inesistente- esso prende
in prestito le forme del congiuntivo presente: "Se ne vadano!". Se si utilizza il congiuntivo imperfetto al posto del presente, se ne fa un uso scorretto dal punto di vista grammaticale.