I "Protocolli dei Savi di Sion" |
Nell'estate 2014, tre esponenti di quel
falso popolo coccolato a livello mondiale da
neonazisti di destra e di sinistra, e cioè i “palestinesi”,
ubriachi e infoiati per la corrente guerra di Gaza, tentarono di dare
fuoco a una Sinagoga in Wuppertal, città tedesca sita nel Land della Renania
Settentrionale-Westfalia. Per fortuna con scarsi risultati: 800$ di
danni e nessun ferito.
Ebbene, è di tre giorni fa la notizia –
come uscita da un incubo – che la corte d'appello del Land ha
giudicato l'accaduto non come uno spregevole atto di antisemitismo,
ma al contrario come legittima critica allo Stato d'Israele. Con il
loro coraggioso attacco, i tre valorosi piromani avrebbero solo voluto
“portare l'attenzione sul conflitto di Gaza”. Questa era stata
infatti la linea difensiva dei tre “protestatari”, che la Corte
ha accolto in pieno. E qual miglior modo di portare l'attenzione
sulla guerra fra Israele e terroristi palestinesi in Gaza, se non
appiccare fuoco a una sinagoga sita a 4.500 km di distanza dal teatro
della contesa?