martedì 13 agosto 2013

INTERVISTA ESCLUSIVA A WALTER VELTRONI

(Difficoltà: 0,8/5)

Credibile e vero, per chi vuole saperne di più...
"Come tutto iniziò e mai finì..."

Continuiamo la serie – invero appena iniziata – delle nostre interviste a personaggi di punta del panorama politico. E' la volta di Walter Veltroni, ex candidato premier del Pd e attuale commentatore cinematografico del canale tv berlusconiano Iris.

Buongiorno Veltroni. Lei è quello che, in qualità di Responsabile Comunicazione di Massa del PCI, garantì nell'85 il beneplacito del PCI al “decreto-Berlusconi” di Craxi, in cambio dell'occupazione comunista di Rai3, autorizzando la corruzione in nome della lottizzazione, e permettendo l'inizio della videocrazia berlusconiana. Un inizio di carriera fulminante (per noi e per la Democrazia, ça va sans dire). Qualcosa da dire?

Vede, la politica è una questione complessa, che chi ha lavorato nella vita non può capire. E' vero che instaurammo una trattativa, che non ostacolammo il decreto, che non facemmo mancare il numero legale, e che sarebbe bastato un po' di ostruzionismo per far scadere i tempi utili, ma... (Veltroni a questo punto dà l'impressione di non sapere dove voleva andare a parare, assume un'espressione assente, impallando gli occhi a lumaca. Alla fine, decido di toglierlo dall'imbarazzo, ndr.)

Berlinguer – si ricorda? È quello della “questione morale” - morì il 7 Giugno del 1984, mentre l'orchestrazione della marchetta da Lei capitanata è fatta iniziare nel settembre dello stesso anno, quando Lei e Occhetto incontraste in segreto Berlusconi per parlare di tv. Non potevate almeno aspettare che il cadavere di Enrico si raffreddasse?

Guardi, Enrico Berlinguer fu uno statista di rilievo mondiale, che trainò la protesta nel Paese in un'epoca di sconvolgimenti irre...

Salti le pippe, Veltroni, non vorrei rubarLe troppo del Suo tempo.

… dicevo, deve sapere che un giorno Berlinguer mi invitò nel suo ufficio per parlarmi dell'applicabilità di alcuni spunti statutari nell'ottica di un'opzione socialdemocratica paneuropea. Deve sapere che lo Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti...

Sì, vabbè, ho capito, passiamo alla prossima domanda. Prima, collaborate all'approvazione del “decreto Craxi-Berlusconi”; poi passate 20 anni a fare leggi pro-Berlusconi quando siete al governo, facendogliele comunque passare quando non lo siete. E potremmo continuare all'infinito, dall'indulto tagliato a misura per Previti alle decine di deputati vostri assenti in Parlamento per far passare lo scudo fiscale. Adesso, vi siete alleati con uno che, oltre a essere uno sporcaccione frequentatore di minorenni, è diventato nel frattempo anche ufficialmente un pregiudicato, e vi ostinate a governarvi assieme, dribblando tra l'altro le pressioni per farlo decadere in nome di una legge quasi vecchia come la Repubblica, che mai in 20 anni avete applicato. Non vi fate un po' schifo?

Guardi, io penso che si è fatto troppo rumore attorno alle questioni giudiziarie del Cavaliere. Non dimentichi che l'antiberlusconismo rafforza il berlusconismo, un po' come notoriamente l'antibiotico rafforza il biotico. Ma io credo nel primato della politica sul giudizio, e quindi credo che Berlusconi vada battuto sul piano politico, non su quello giudiziario.

Un breve campionario delle supercazzole con scappellamento a destra a cui ci avete abituato...

Questo lo dice Lei, ma le faccio notare che io non ho mai parlato bene di Berlusconi e non ho mai cercato di giustificare o sminuire i suoi problemi giudiziari e i loro effetti sulla politica di questo Paese. La sfido a trovare un'intervista dove io dico, per esempio, che Berlusconi va battuto sul piano politico, non su quello giudiziario.

E di Renzi, che mi dice?

Renzi è un fighetto di merda. Fa il gradasso perché ha la laurea, ma è solo uno dei tanti imitatori di Benigni. E Le dirò di più: se quello stronzetto crede di far carriera smerdando i suoi colleghi di partito più anziani, io e D'Alema gli faremo rompere il culo. Il Pd ce l'ha in mano D'Alema, e le briciole di Partito che mi sono conquistato sono mie e guai a chi me le tocca. Del resto, l'assetto del partito è stato fissato da molto prima della sua nascita. Gli accordi che ne cementano gli equilibri interni sono chiari dall'inizio: per le questioni giudiziarie e le riforme del Paese, ci caliamo le brache di fronte a Berlusconi; per le questioni ideali e etiche, ce le caliamo di fronte ai cattolici ex-Margherita; per le questioni di politica economica, ce le caliamo di fronte alla Comunità Europea. Nessun coglioncello con la “c” moscia può permettersi di turbare questi equilibri. Cazzo! Porca troia! Dio...

Ma, Veltroni! Questo non è lo stile del timido e moderatamente intelligente politico che noi tutti conosciamo!

Ha visto? Lo consideri testimonianza del mio impegno a riformare il carattere della Sinistra italiana. Adesso la saluto!

Grazie a Lei. E comunque, almeno su Renzi mi trova parzialmente d'accordo.

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