(Difficoltà (1,9/5)
"MA SI', SE STAI A BADARE A TUTTO..."
Homer Simpson |
Se c'è una cosa che mi fa incazzare è
la frase: “Ma sì se stai a badare a tutto...” Estrapolata dal
contesto creato dall'osservazione di cui è risposta, la frase può
non dire nulla a più d'un lettore. Ecco quindi esempi che valgono
più di una spiegazione:
- “Controlla l'etichetta dei prodotti che mangi, potrebbero esserci sostanze cancerogene.” “Ma sì se stai a badare a tutto, non vivi più.”
- “Vacci piano con l'uso del telefonino. Si dice che un uso eccessivo sia pericoloso.” “Ma sì se stai a badare a tutto quello che si dice...”
Il problema con questo tipo di risposte
è che si cercherà inutilmente qualcosa che sfugga alla logica
perversa a cui si richiamano. La risposta: “Se badi a tutto”
dovrebbe implicare che ci sia qualcosa che, al contrario del monito che
essa serve a respingere, valga la pena di essere considerata. Ma chi
risponde così, lo fa contro tutti i moniti di questa natura, nessuno escluso. La domanda: “Ma allora cos'è ciò a cui bisogna badare?
Cos'è importante?” rimarrà senza risposta. Con l'obiezione che
non bisogna badare a tutto, si implica in realtà che bisogna
non badare a nulla. Più che di relativismo, si tratta di vero e proprio nichilismo. La controprova è elementare: cosa c'è di più
importante di un monito che cerca di preservare la persona da un grave problema
di salute in grado di compromettere anche radicalmente (con la malattia grave e la morte)
l'attività che tanto piacere le suscita?
A volte, per adottare comportamenti di
vita corretti basta riflettere sull'assurdità delle argomentazioni
(o pseudo-tali) che si avanzano per giustificare la propria vita di
eccessi.
La salute è, prima di tutto, una questione di buon
senso.
La prossima volta, fateci caso.
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