Odio le frasi scritte che iniziano con
“io”, ma miei studi di decenni parlano del fatto che io sono un
marxista. E quindi in teoria dovrei essere molto più "di sinistra”
di quegli utili idioti che, nella loro serafica e antropologica
inconsapevolezza, si professano tali e non disdegnano di berciartelo
in faccia a ogni occasione.
Con il tempo, però, mi sono accorto
che quei piccoli "difettucci" che riscontravo nella Sinistra sin dai
miei primi vent'anni - come il viscerale odio per gli Ebrei pateticamente mascherato da "antisionismo" (termine che ricorda un po' il celebre "sarchiapone" di Walter Chiari) - non erano un annesso, ma sostanza; che non erano scorie di giovanilismo rivoluzionario, ma veri elefanti nella stanza; che non erano di una minoranza, ma di tutti (perché l'ideologia unisce tutti come la catena al collo degli schiavi, e a sinistra o si è tutti o non s'è nessuno).