Odio le frasi scritte che iniziano con
“io”, ma miei studi di decenni parlano del fatto che io sono un
marxista. E quindi in teoria dovrei essere molto più "di sinistra”
di quegli utili idioti che, nella loro serafica e antropologica
inconsapevolezza, si professano tali e non disdegnano di berciartelo
in faccia a ogni occasione.
Con il tempo, però, mi sono accorto
che quei piccoli "difettucci" che riscontravo nella Sinistra sin dai
miei primi vent'anni - come il viscerale odio per gli Ebrei pateticamente mascherato da "antisionismo" (termine che ricorda un po' il celebre "sarchiapone" di Walter Chiari) - non erano un annesso, ma sostanza; che non erano scorie di giovanilismo rivoluzionario, ma veri elefanti nella stanza; che non erano di una minoranza, ma di tutti (perché l'ideologia unisce tutti come la catena al collo degli schiavi, e a sinistra o si è tutti o non s'è nessuno).
L'"Egualitarismo": la Versione Antidemocratica dell'Uguaglianza
Come dice David Horowitz (“The Black
Book of the American Left” - anche video su Youtube), un altro
radical leftist che poi si è ravveduto, la Sinistra può
permettersi qualsiasi violenza, qualsiasi menzogna, perché ha una
visione da perseguire. La visione di “un mondo migliore”, dove
regna l'uguaglianza. Solo che la Sinistra preferisce la parola "egualitarismo". Cos'è l'egualitarismo?
Per anni ho voluto credere che
con la parola "egualitarismo" la Sinistra intendesse l'uguaglianza di
opportunità per tutti: mi sembrava un'interpretazione perfettamente razionale. E, infatti, cosa di più giusto di questo, cioè della
vita vista come una maratona olimpica dove tutti partono dalla stessa
linea di start, e non c'è chi parte 500 metri più avanti? E quindi: borse di studio per chi non può farsi pagare l'università da papà, “quote
rosa”, salario minimo garantito per i lavoratori di fascia bassa, sanità gratuita per i meno abbienti, redditi di
cittadinanza per i disoccupati, case gratis per gli immigrati ecc. Mi sono accorto in seguito che
l'egualitarismo della Sinistra è, nella pratica,
assistenzialismo. E, come è noto, l'assistenzialismo incoraggia il parassitismo dei
“diritti acquisiti”, per cui chi riceve senza che gli sia dovuto,
poi chiederà sempre di più: così, il nullatenente si lamenterà
che la casa a equo canone non ha una bella vista, l'immigrato si
lamenterà che il centro raccolta profughi serve sempre lo stesso
tipo di pasta, e molti immigrati faranno shopping nei vari Paesi
europei alla ricerca del miglior pacchetto di social welfare. Una vita senza lavoro, mantenuti dalle tasse degli autoctoni; tutti
diritti e zero doveri: la società del futuro, l'utopia marxista del "paradiso del proletariato", dove il lavoro è abolito.
L'egualitarismo della Sinistra – come versione
pervertita, equivocazione fraudolenta e estensione indebita del
concetto costituzionale di “uguaglianza” - è anche culto della
mediocrità (quasi come reazione al fascistico "culto della personalità"): se siamo tutti uguali per razza, credo, genere ecc.,
perché non anche per talento? Ecco che così le graduatorie della
scuola si determinano in base al criterio puramente quantitativo
dell'anzianità; i concorsi universitari si decidono non in base a
ciò che un aspirante ricercatore ha da offrire, ma in base alla
contiguità e familiarità con la casta professorale; ecc. Ecco allora
che l'egualitarismo si fa impulso corruttore della società: se il
talento è indifferente perché tutti sono uguali, allora – data
anche la natura umana – ciò che resta è il criterio della
convenienza personale: si sceglie ciò che conviene, che remunera con
soldi e potere.
La Sinistra: Ineticità e Corruzione ((L'Ideologia della Sinistra Configura una Religione Laica)
Ma c'è di peggio: quando
l'egualitarismo è lasciato operare sotto le mentite spoglie
dell'uguaglianza, è il nucleo fondamentale della democrazia a corrompersi.
Tanto ho capito: quando si dice
“cattocomunismo”, non si intende una versione del comunismo che
si è fatta sedurre dalla tradizione cattolica, a partire dal secondo Dopoguerra. No, non si tratta di un fatto
storicamente contingente, ma sostanziale: la Sinistra è questa roba
qui, è la professione dell'uguaglianza acritica e ottusa che non
distingue il giorno dalla notte, proprio come accade per l'idea di uomo che il cattolicesimo ci ha tramandato. Una nozione di uguaglianza che, nell'ideologia egualitaristica, soppianta l'idea giuridica - costituzionale - dell'uguaglianza. Ogni distinzione evapora
nell'unica distinzione ufficialmente riconosciuta, che è una distinzione ideologica e quindi inerentemente conflittuale: quella tra il
“debole” (o ciò che la Sinistra identifica come tale) e il “potente”, tra il “noi” e il “loro”.
Ma come l'egualitarismo sinistrorso non
sa – o non è interessato a – distinguere tra il giorno e la
notte, tra l'alpha e l'omega, tra la res cogitans dei propri
pregiudizi autoreferenziali e la res extensa delle evidenze del
mondo, esso non è nemmeno interessato a distinguere tra bene e male.
Per questo la Sinistra tollera anche il crimine (soprattutto, beninteso, i suoi crimini) - da quello di strada
a quello della corruzione dei colletti bianchi - largamente
attribuendolo alla “corruzione sociale”: perché – altra
analogia con lo spirito del cattolicesimo – gli uomini nascono tutti buoni, e
quindi la società è tendenzialmente da ritenere unica responsabile della loro corruzione: per esempio, essi non uccidono perché sono intrinsecamente malvagi, ma perché la scuola non ha insegnato loro il rispetto dell'altro; non rubano perché vogliono farsi lo yacht, ma perchè la società consumistica impone loro dei modelli sbagliati; ecc. Ne consegue che, nel giudicare
il crimine, la società deve anche un po' giudicare se stessa, e
usare clemenza verso il reo. Se nella religione la deresponsabilizzazione si riflette nella clemenza di Dio, nella Sinistra essa si sostanzia nell'istituzionalizzazione dell'impunità.
Ancora una volta la confluenza – anello di
congiunzione potrebbe essere visto in Rousseau - fra l'ideologia
cattolica e quella sinistrorsa, anche se risaputa, non smette di
impressionare.
La Sinistra: il Suicidio nel suo Dna
Ma tollerare la corruzione nella
società significa tollerarla anche al proprio interno, e questo è
il motivo per il quale la Sinistra è destinata ad una spirale
autodistruttiva già ampiamente in atto in tutto il mondo da almeno vent'anni. Gli indizi
a questo proposito abbondano: dalla politica pro-terrorismo del
peggiore presidente USA di sempre, Obama (autore del “battesimo”
dell'Isis tramite ritiro delle truppe dall'Iraq, e intestatario
dell'imminente edificazione di un arsenale atomico iraniano) al feroce
antisemitismo dominante tra le sue fila, in particolare
nell'establishment dei labour inglesi, passando per l'islamizzazione
dell'Europa procurata dalla politica delle frontiere aperte promossa
dall'UE come parte di una strategia di abbattimento dei salari. Una
islamizzazione preparata dietro il paravento ideologico – tanto
caro al veteromarxismo del “mondialismo” e
dell'“internazionalizzazione” - del “multiculturalismo” e
dello “scambio culturale”, che tace del fatto che le “culture”
di questo “scambio” si riducono in realtà solo a una, che è
anche la meno tollerante verso tutte le altre, e la più violenta e
oppressiva (verso le donne, verso gli altri credi, verso i gay:
ironicamente, tradizionali “categorie protette” della Sinistra):
l'Islam.
E proprio l'Islam è, soprattutto nelle sua versione più violenta, quella del terrorismo, un alleato storico delle sinistre. E del resto, va notato l'indizio di un'affinità elettiva: parlare di una "Sinistra moderata" contrapposta a una "Sinistra estrema" ha così' poco senso come la tradizionale diatriba tra un Islam "moderato" e un Islam "estremista". Ma questo argomento meriterebbe un discorso a parte.
E proprio l'Islam è, soprattutto nelle sua versione più violenta, quella del terrorismo, un alleato storico delle sinistre. E del resto, va notato l'indizio di un'affinità elettiva: parlare di una "Sinistra moderata" contrapposta a una "Sinistra estrema" ha così' poco senso come la tradizionale diatriba tra un Islam "moderato" e un Islam "estremista". Ma questo argomento meriterebbe un discorso a parte.
La Sinistra: il Male Assoluto
E cosa sono l'UE e l'euro, che le
sinistre hanno voluto più di chiunque, se non il tentativo di
sterminare le differenze nazionali con una politica centralistica
dove chi decide non è scelto da nessuno e non è sostituibile per
via democratica? Ogni parallelo con il socialismo sovietico è non
solo legittimo, ma obbligato.
Tollerare in Europa e in ogni singolo Paese una politica di sinistra è condannarsi all'autodistruzione.
Perché il cuore dell'ideologia sinistrorsa - l'ideale supremo di un obiettivo ultimo
neomarxista di “uguaglianza” e di “eliminazione del lavoro”
nel parassitismo assistenziale di Stato – non si fa disturbare dal
“fact checking”, dai dati e dalle statistiche, che urlano del
fallimento delle sue politiche sociali, economiche e migratorie. La Sinistra non sarebbe Sinistra se non andasse come un treno verso le
“magnifiche sorti progressive”: questa è sempre stata la sua
missione, questo è sempre stato il suo credo, al cui cospetto la
menzogna congenita, la capillare sanitarizzazione della verità e lo
sterminio di centinaia di milioni di anime non sono che un piccolo
prezzo da pagare, dei mezzucci giustificati dal fine ultimo.
Quella di sinistra è l'ideologia più
subdola e pericolosa e allo stesso tempo la più violenta. E' la
malattia venerea di un amore mal riposto, un virus che sta
incancrenendo i pilastri della civiltà occidentale: i suoi valori, il
suo lavoro, la sua democrazia, la sua umanità.
La Sinistra è la religione degli
idioti: la sua escatologia ha lo stesso grado di realtà del trascendente, ma non offre, a differenza di questo, nessuna consolazione per l'individuo. Anzi, l'individuo capisce - quando si decide infine a pensare con la propria testa - che non conta nulla, e che è stato manipolato fin dall'inizio. La Sinistra
è infatti il vero "potere forte" che unisce tutti gli altri: è il potere del conformismo, del controllo, della menzogna paternalistica, della parola che uccide più della spada.
La Sinistra
premia la mediocrità perché è fatta da mediocri che amano
specchiarsi nella propria incapacità di leggere la realtà, affabulati dal loro
stesso tronfio e inutile parolame, che gli è così caratteristico.
Dopo aver buttato alle ortiche, per inettitudine, vigliaccheria o corruzione, gli ideali della tutela del lavoro, dei diritti
dei pensionati e dei risparmiatori, dei diritti delle donne e dei
gay, cosa rimane alla Sinistra? Solo l'odio per gli Ebrei, l'odio per
l'individuo in quanto individuo, l'invidia per chi nella vita è
riuscito a combinare qualcosa, e il disprezzo per tutti coloro che la
pensano diversamente da lei. "Sinistra" oggi non è nemmeno più tanto una categoria politica o antropologica: è una categoria psichiatrica che espone il fondo più abietto e infido dell'animo umano.
Per tutti questi motivi, io dalle
prossime elezioni non voterò più la Sinistra in nessuna delle sue
iterazioni. Oggi, la Sinistra è ben rappresentata nei 5 Stelle e
nella volgare cialtroneria del suo ignorante leader.
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