"PALCHISMO" E SIMULAZIONE NEL CALCIO: QUANDO IL GIOCO SI FA DOMINO...
(Difficoltà: .1,3/5)
Guardando l’ultimo Mondiale di calcio, è stato impossibile non
accorgersi di un fatto: il calcio è diventato uno sport per fighette.
Naturalmente, il calcio di per sé non lo sarebbe: la posta in gioco è alta e in
campo i giocatori si menano, ci sono interventi scavezzacollo, e gli esempi di
infortuni anche gravi si sprecano.
Ma proprio perché la posta in gioco è alta, la simulazione e
il palchismo hanno trovato nel calcio contemporaneo sempre più posto. In questo Mondiale, dove la posta in gioco - come in ogni Mondiale - è la più alta, tutto questo è apparso alla luce
del sole: giocatori che crollavano a terra al minimo tocco come colpiti da un
colpo di fucile, e le smorfie di incommensurabile quanto finto dolore che si
dipingeva sui loro volti. Se prestiamo ben attenzione a certe situazioni, notiamo come il
giocatore-attore, caduto (è proprio il caso di dire) in disgrazia, trovi il
tempo di dimenticarsi delle proprie intollerabili sofferenze per guardare – di
sbieco e di sguincio – l’arbitro, per vedere se la sua simulazione ha avuto
effetto e l’avversario è stato ammonito o altro.