"HOMO TECHNOLOGICUS PIGERRIMUS"
Se c'è una cosa che mi fa incazzare è la pigrizia che sta dietro un concetto equivoco e consumistico del progresso tecnologico.
Il concetto di "addizionalità infinitesimale"
E' così che a partire dagli anni '90, con il passaggio del mercato di massa dagli home ai personal computer, si è instaurata una cadenzialità quasi annuale di innalzamenti nelle frequenze di calcolo, il tutto facente capo a diverse categorie di Pentium, e il tutto contraddistinto da un dosaggio certosino. Quasi si parlasse di chimica e non di elettronica, e quasi quei 10 Mhz in più potessero farti esplodere, con il terminale, l'intera casa.
La sindrome del copione
Il problema è che anche quei settori dell'economia basati sulla meccanica si sono sentiti in dovere di abbracciare la nuova frontiera del progresso tecnologico, che è ormai da decenni in mano all'elettronica. Con risultati discutibili, se pensiamo a che razza di marchingegno è diventata oggi l'auto, "elettronicizzata" fin nelle sue funzioni più basilari, come la chiusura del baule. L'elettronica è messa lì a controllare la meccanica, quando semmai è lei che dovrebbe essere controllata!
Il dramma è che questo condiziona anche l'antropologia, e qui vengo all'oggetto della mia incazzatura. La nostra quiete è quotidianamente disturbata da un nuovo (?) ritrovato dell'ingegneria del futile: una specie di fucile spara-aria che aiuta i giardinieri a liberare marciapiedi e selciati dei rimasugli arborei della loro recente attività, emancipandosi così dal millenario giogo della ramazza. Si può pensare a qualcosa di più inutile e di più odiosamente ozioso di questo disturba-quiete?
Il progresso tecnologico dovrebbe essere trattato più seriamente. La risoluzione della diatriba se sia l'uomo a controllare la tecnologia o viceversa, può avere una chiave di volta nel concetto di "futile", sul quale molta della tecnologia oggi indulge. E che non ci si debba fare troppe illusioni, lo si capisce dal fatto che all'essere umano ormai non gli va manco più di scopare.
Il computer: quello sì che sa cos'è e come si usa la tecnologia.
Non credete a quanto ho scritto? La prossima volta che il frastuono di un motore che non è nè auto nè scooter interrompe la quiete dei vostri pensieri, aprite la finestra, guardatevi intorno, e fateci caso.
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