martedì 29 aprile 2014

MERITOCRAZIA E QUALITA' DEL VIVERE SOCIALE: LE ENORMI RESPONSABILITA' DELL'EDUCATORE

(Difficoltà: 3,3/5)


Locandina del film "Bad Teacher" con Cameron Diaz
"Bad Teacher" con Cameron Diaz
L'importanza della scuola sta anche in ciò che ne fa uno strumento delicatissimo: la gestione del merito. La capacità dell'educatore di insularsi da sentimenti personali di simpatia o antipatia e di mantenere freddezza e obiettività nel momento di valutare un lavoro è cruciale per crescere un cittadino che, provvisto di sana autostima, riuscirà quindi a ben distinguere i fallimenti che dipendono da lui da quelli che dipendono dal sistema o da ogni altra evenienza esterna. Il rischio di un scorretta applicazione del criterio del compenso in campo educativo rischia di generare un cittadino propenso a introiettare le cause dei suoi insuccessi, anche quando è chiaro che le responsabilità stanno all'esterno, cioè in una società che non si fa interprete dello spirito meritocratico.

domenica 13 aprile 2014

"IL RE E' NUDO": DUE PAROLE SULL'IDEOLOGIA

(Difficoltà: 1.8/5) 

"I vestiti nuovi dell'imperatore"
"I Vestiti Nuovi dell'Imperatore"
Nella mia mente, associo il concetto di ideologia al messaggio della celebre favola di Andersen ("I vestiti nuovi dell'imperatore"). La storia qualcuno la conoscerà: due imbroglioni forniscono al Re un vestito immaginario, la cui vista è preclusa ai soli "indegni", facendogli credere che è il più bello e appariscente.

domenica 6 aprile 2014

L'INDUSTRIA DEL DUBBIO

 (Difficoltà: 3.2/5)


La reazione dell'industria del tabacco: "Fumare è innocuo. Lo dicono 20.679 medici."
"Pubblicità pro-fumo con medico."
Come osserva Al Gore nel suo film premio Oscar "An Inconvenient Truth", c'è un'industria in particolare che in America non conosce crisi: quella del dubbio. E' l'industria di quelli che con un'espressione efficace si chiamano i “cacadubbi”.
Sempre in ambito sociologico, sarebbe interessante comprendere come questo atteggiamento ha fatto presa tra la gente comune nell'epoca dell'Internet 2.0, dove la democratizzazione critico-discorsiva è fonte di equivoci riguardanti il confine tra la critica reale e un bastiancontrarismo che si alimenta di se stesso (il "trollismo" più o meno intenzionale).