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Oggi sul Fatto Quotidiano online è
apparso un editoriale di Andrea Scanzi nel quale il giornalista
lamenta il silenzio di Nanni Moretti di fronte alle alleanze proibite
e alla politica scavezza-lavoratore (leggasi tra le altre cose
“abolizione dell'Art. 18") dell'attuale governo Pd, per tacer di
tutto il resto.
N.Moretti, comico di partito |
Già mi sono occupato di Benigni la
settimana scorsa. Ma per quanto non sia esperto di Moretti e abbia
sempre trovato i suoi film autoreferenziali, dilettantistici e
farciti di un esibizionismo pseudo-intellettuale a tratti irritante e
regolarmente noioso (Moretti è un Woody Allen politicizzato, ma meno
intelligente e divertente), devo dire che la sua posizione mi pare più
coerente di quella di Benigni. Dico ciò in particolare sulla stregua
della famosa frase di Moretti, ripresa da Scanzi: “Con questi
leader non vinceremo mai.” Ebbene, questa frase sembra offrire
evidenza del fatto che in tutti questi anni Moretti avesse a cuore
non tanto il bene del Paese e dei lavoratori, ma il bene del proprio
partito. Era importante vincere, Renzi ha vinto e quindi va bene
così, la critica si può placare. Era lecito aspettarsi qualcosa di
diverso da un intellettuale da sempre politicizzato e tanto più se
di sinistra, cioè da un'incarnazione dell'"intellettuale organico" teorizzato da Gramsci? La Sinistra in questo paese è sempre stata una truffa
ai danni dei propri elettori, un partito che ha lucrato per decenni
sulla voglia popolare di una alternativa alla palude democristiana e al pericolo berlusconiano,
tradendo ideali e aspettative con sorprendente sistematicità.
Ma naturalmente il silenzio dei grandi
comici “intellettuali” di sinistra si può interpretare in altro modo, e cioè
con l'ascesa del M5S come un'alternativa politica seria, dopo decenni di mezze intese politiche tra parti sulla carta antagonistiche. Per soffocare quest'istanza di cambiamento, per una volta reale
e concreta, si tollera l'extrema ratio (“extrema” si fa per dire,
in quanto costituisce ormai per la Sinistra italiana una
consuetudine) dell'alleanza con pregiudicati e mafiosi.
Se di ciò è contento Nanni Moretti,
figuriamoci il resto del 40,81%.
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