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"Renzi ultrà" |
Al netto di coloro che votano i
delinquenti per interessi particolari, legali (sperare in lavoro nel pubblico) o illegali (ottenere un appalto con carte truccate), ciò
che in Italia spiega la pervicacia con cui un sostanzioso "zoccolo duro" di elettori dà fiducia a degli impresentabili, è la somma
ottusità di chi mescola tifo e politica. Ma tifo e partecipazione politica dovrebbero stare agli antipodi: il tifo è passione
irrazionale, cioè una fede; il voto, al contrario, dovrebbe essere
frutto di un calcolo: chi rappresenta meglio i miei interessi e
quelli del Paese.
La vecchia contrapposizione tra
cattolicesimo filoatlantico e comunismo giustificava la scelta di
campo e il voto per quello che si reputava il meno peggio. Ora questa
contrapposizione non vale più; l'eredità della “scelta di campo”,
però, è ancora viva e vegeta. Ma non è solo un problema della
politica, anche se qui essa ha naturalmente gli effetti peggiori: si
fa sentire a tutti i livelli della società e della cultura. E' una
riproposizione moderna della mentalità del clan (e del resto anche la politica attiva è organizzata per clan, chiamati eufemisticamente "correnti"), che pervade tutte
le manifestazioni di un vivere sociale che, proprio per questo, è
vissuto piuttosto come un “sopravvivere” in un società senza
cittadinanza e ormai deprivata della percezione di un senso e
di un obiettivo comuni a cui tendere. Dal “Grande Fratello” agli
“Amici” di Maria (De Filippi) è tutto un fiorire di conflitti
artefatti, di agnelli sacrificali che si danno in pasto ai
pettegolezzi dello studio e al voto da casa. E' un “tutti contro
tutti” che impone la necessità di aggregarsi ciecamente a una
parte per non rimanere isolati e venir così schiacciati dalla
pressione di una società implosa. La
compattezza degli ideali di allora – pur nella loro fallacia –
lasciano il posto a una galassia pulviscolare di scaramucce e gesti
dell'ombrello, in cui il deflagrare di ogni senso di umanità può
giovialmente riconoscersi.
Se solo lo shock di un fallimento
economico – che a differenza di quello umano è registrabile nei
conti e nelle analisi degli esperti - può riattivare una coscienza
collettiva cloroformizzata da decenni di disimpegno politico in nome
del tifo da clan, non ci resta che la speranza della rovina. A questo
siamo giunti; a questo ci hanno costretti.
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