Dunque: l'olandese Geert Wilders viene considerato, dagli scagnozzi del Ministero della Verità liberal-sinistrorso, un "islamofobo", uno "xenofobo", un "populista", un "razzista". Non può meravigliare che la Sinistra, nelle sue diverse declinazioni la forza politica più violenta e razzista al mondo, si trovi sempre in prima linea quando si tratti di dispensare con tale leggerezza epiteti di questo tipo. I coglioni che si bevono la propaganda della Sinistra ci sono sempre. Tutti gli altri, vanno a vedere a fondo la cosa e immancabilmente scoprono che si tratta solo di menzogne.
Ciò che i media - salvo rare eccezioni - omettono nei loro ritratti di Wilders, è che il leader politico olandese è una persona che gira sotto
scorta perché minacciata di morte dalla "religione di pace",
l'Islam, per aver semplicemente espresso opinioni. Non so se si
coglie l'ironia: si imputa a Wilders, condannato a morte dall'Islam,
di essere contro l'Islam, di essere affetto da "fobia" nei
confronti dell'islam. Come se la paura per chi ti condanna a morte
per aver espresso un'opinione sgradita fosse una paura "irrazionale"
– questo il senso della parola “fobia”, che pertiene alla
psichiatria -, al pari di quella dei ragni, o degli ambienti chiusi,
o dell'altezza. Che l'Islam, la forza che Wilders critica e combatte
– senza peraltro mostrare alcuna paura - come illiberale, violenta
e antidemocratica, sia anche quella che l'ha condannato a morte per
il “reato” d'opinione è, naturalmente, la prova più clamorosa
del fatto che Wilders ha ragione. Ma di questo le menti deboli dei
seguaci della Sinistra (e degli europeisti e immigrazionisti d'ogni
colore), rincoglioniti da decenni di propaganda mondialista,
multiculturalista, filo-islamica, non si rendono conto.
Dare a
Wilders dell'"islamofobo" è come dare a Nino di Matteo,
magistrato dell'antimafia sotto scorta, del "mafiofobo".
Si taccia Wilders anche di "xenofobia",
come se criticare un sistema politico-religioso barbaro e violento, arrogante e
imperialista che cerca di invadere il tuo territorio per cancellare
la tua cultura e il tuo sistema di valori democratici - come
prescritto dal suo libro sacro, come più volte ammesso dai suoi portavoce e come del resto ha sempre fatto nei
suoi 1400 anni di storia - significasse avercela con lo straniero in
quanto tale. Una confusione di termini che non può essere dovuta
solo all'ingenuità o all'ignoranza.
Ma di tutto questo non si sente parlare
nei media "progressisti": troppo vero, troppo rivelatore
per lo spirito menzognero della Sinistra, che preferisce nascondere,
sanitarizzare, moralizzare, cagare sentenze e demonizzare.
La Sinistra è fatta di vigliacchi, di squadristi sempre pronti a dare addosso in gruppo a un singolo individuo
(Pasolini, Wilders, Trump e chi più ne ha più ne metta) come quel
branco di bestie rabbiose e fasciste che è, e solo per aver espresso
un'opinione o per avere delle idee eterodosse o incompatibili con la sua delirante e criminale Weltanschauung. Non è diversa, la mentalità della Sinistra, da quella
degli islamo-fascisti che hanno condannato Wilders a morte: non a
caso l'una e gli altri fanno da 60 anni a questa parte lingua-in-bcca.
Vigliacchi, razzisti contro le persone d'opinione diversa dalla loro,
fascisti: questi sono da sempre e per sempre i contrassegni della Sinistra.
Da 13 anni, Wilders va avanti per la sua strada
accompagnato 24/7 da una fitta scorta di agenti e accettando di incontrare la famiglia solo una volta ogni due settimane per ragioni di sicurezza.
In due parole, accetta il sacrificio della sua libertà e il rischio quotidiano di venir ucciso. Questa a
casa mia è la definizione di "eroe", eroe della libertà e
della democrazia. E solo i vigliacchi, i criminali e i fascisti
disprezzano gli eroi della libertà e della democrazia.
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