sabato 29 settembre 2018

ANCORA SUL CONCETTO DI "IGNORANZA"


(Difficoltà: 3,8/5)
La vera ignoranza non è l’assenza di conoscenza, ma il rifiuto di acquisirla” (K. Popper)
Tutti si nasce ignoranti; ma quello di crescere ignoranti è una scelta. L’ignorante non è colui che non sa e vuol sapere; è colui che non sa e non vuol sapere, che si bea della sua ignoranza. E non è, naturalmente, il non voler sapere di chi cerca di proteggersi dalle brutte notizie, o di chi si decide per un determinato campo di conoscenze rispetto a un altro: questa è ignoranza (o conoscenza) selettiva, un’ignoranza che non è veramente tale. Se dovessimo misurarci sulla base di quello che sappiamo e non sappiamo, saremmo tutti da considerare degli ignoranti; e in un certo senso questo è vero: non ci basterebbero tre vite per imparare tutto quello che c’è da imparare nel mondo.

mercoledì 26 settembre 2018

ANCORA SUL MISTERO DEL TEMPO E SULLA PERCEZIONE DELLA VECCHIAIA

(Difficoltà: 3,6/5)

L'inizio della mia vecchiaia può farsi risalire al giorno nel quale si poteva dire che erano passati tanti anni tra la mia nascita e il momento presente quanti ne erano passati dalla Seconda Guerra Mondiale alla mia nascita stessa.


Storia Illustrata

Un po’ di backstory. Da piccolo ero un avido lettore di Storia Illustrata, grazie a una ingente collezione regalatami dal mio compianto zio (includeva numeri degli anni ’50!); in aggiunta a ciò, passavo molto del mio tempo a sfogliare enciclopedie universali o storiche per riempire il vuoto di pomeriggi nei quali ero lasciato a casa da solo fino a serata inoltrata. Avevo quindi fin dalle elementari respirato l’aria di quella pagina della Storia mondiale, che consideravo lontanissima da me per due motivi: il primo, che non avevo ancora superato la mia prima decade di vita e il tempo dalla fine della guerra equivaleva al tempo che avevo vissuto moltiplicato per quattro; secondo, perché avevo sempre vissuto in tempo di pace e quindi una guerra così enorme mi sembrava una cosa concettualmente estranea, come se provenisse da prima degli albori della civiltà. (Non è sorprendente come l’uomo si abitui così facilmente alla pace?)

martedì 25 settembre 2018

CHI SIAMO VERAMENTE? UNA RIFLESSIONE SUL CONCETTO DI "IDENTITA'"


(Difficoltà: 4.1/5)

Ricordo che quando ero ragazzino (intorno ai dieci anni) mi capitava di guardarmi allo specchio e di non riconoscermi nell'immagine che questo mi restituiva. Mi chiedevo: "Ma chi è quello?" Chiaramente, in quella domanda non era da leggersi un vero impulso a risolvere il mistero esistenziale dell'identità personale. Era piuttosto un temporaneo stato di dissociazione: mi dissociavo dalla mia apparenza fisica. Era come se mi interrogassi sulla situazione paradossale per cui la nostra apparenza fisica (in particolare, quella del volto) ci appartiene, eppure siamo, fra tutti, quelli che meno ne "fanno uso": nella quotidianità gli altri infatti ci vedono molto di più di quanto ci vediamo noi. Il narcisismo diventava allora inconsciamente una questione di riequilibrio, di ristabilire le proporzioni.

sabato 22 settembre 2018

I DIRITTI DELL'INFANZIA DIVENUTI ARMA IDEOLOGICA NELLE MANI DELLE ELITE GLOBALISTE E IMMIGRAZIONISTE

(Difficoltà:4/5)

La società occidentale ha particolare cura dei bambini. Occorrerebbe fare uno studio apposito, ma è possibile che questo sia – almeno nelle dimensioni attuali - un tratto acquisito relativamente di recente nella storia dell’Occidente. In una civiltà a bassissimo tasso di natalità, nella quale la maternità viene posposta alla carriera nella scala degli interessi e dei valori, le donne procreano in età avanzata e quindi spesso si trovano ad avere un unico figlio, cioè ad avere "tutte le uova in un unico cesto", è normale che l'iperprotettivismo nei confronti della prole si estenda fino a diventare una variabile culturale così caratterizzante.