
giovedì 16 marzo 2017
GEERT WILDERS, EROE DELLA LIBERTA' E DELLA DEMOCRAZIA
(Difficoltà: 1/5)
Dunque: l'olandese Geert Wilders viene
considerato, dagli scagnozzi del Ministero della Verità
liberal-sinistrorso, un "islamofobo", uno "xenofobo", un "populista", un "razzista". Non può
meravigliare che la Sinistra, nelle sue diverse declinazioni la forza
politica più violenta e razzista al mondo, si trovi sempre in prima
linea quando si tratti di dispensare con tale leggerezza epiteti di
questo tipo. I coglioni che si bevono la propaganda della Sinistra ci
sono sempre. Tutti gli altri, vanno a vedere a fondo la cosa e
immancabilmente scoprono che si tratta solo di menzogne.

giovedì 9 marzo 2017
IL RUOLO DELL'ONU NELLA JIHAD ARABO-PALESTINESE CONTRO ISRAELE
Nota: quanto segue è l'estratto di un libro "work in progress" sul conflitto arabo-israeliano.
Nel 1948, l'Organizzazione delle Nazioni Unite riconobbe lo stato
d'Israele. Gli Stati arabi si opposero a questo riconoscimento, e
scatenarono una guerra per la distruzione di Israele e lo sterminio
del suo popolo. Israele vinse, così come sconfisse gli stati arabi
nella successiva “Guerra dei sei giorni” (1967), che essi avevano
mosso a Israele con le stesse finalità della precedente.
Nell'impossibilità di sconfiggere Israele per via militare, gli
stati arabi e islamici hanno sfoderato l'arma della diplomazia e
della propaganda. Il teatro di questa guerra è nelle piazze,
nell'influenza sui media, nel lobbying, nelle organizzazioni
studentesche e associazioni islamiche di tutto il mondo, nella
società tutta. Ma sul versante propagandistico della jihad
anti-israeliana, l'asso nella manica è stato e rimane l'occupazione
dell'Onu.
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martedì 21 febbraio 2017
LETTERA AL DIRETTORE DEL FATTO QUOTIDIANO
Qui sotto il testo di una lettera che spedirò domani al direttore del Fatto Quotidiano. Non confido in alcun tipo di feedback, ma almeno con la sua pubblicazione nel mio sito il lavoro non sarà stato invano.
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Gent. Direttore Marco Travaglio,
chi Le scrive è stato uno dei
primissimi abbonati del Fatto Quotidiano, e uno che La segue da anni,
fin da prima dei Suoi ottimi interventi in una serie di video che si
chiamava “Passaparola”, che Lei ricorderà.
Ma non voglio ovviamente farne una
questione personale: è sul giornale da Lei diretto che voglio
soffermarmi.
Il degrado del FQ è stato repentino, o
forse gli elementi critici erano sempre stati lì operanti e prima
non avevo gli strumenti per individuarli. Si potrebbe quindi forse
parlare di un vizio originario; sempre, comunque, di una promessa
tradita.
Qual è stata infatti fin dall'inizio
la linea del giornale? Il principio della difesa della Costituzione,
certo, che il giornale ha mirabilmente onorato nell'occasione
dell'opposizione alla “schiforma” costituzionale renziana. Sotto
questo aspetto, nulla da eccepire.
lunedì 13 febbraio 2017
"AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO": CAPIRE IL PROBLEMA DELL'IMMIGRAZIONE GRAZIE AL VANGELO
(Difficoltà: 4,1/5)
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Cattocomunismo |
Il Versante Sinistro del "Cattocomunismo": il "Multiculturalismo"
La retorica che contorna il “multiculturalismo”, in ordine di tempo l'ultima piaga ideologica
che la Sinistra ha scatenato sul mondo, rientra in quello che da
tempo è noto in Italia come il “cattocomunismo”. Cos'è, innanzitutto, il
cattocomunismo? Eccone una definizione da Treccani:
Denominazione, usata a volte in tono iron. o spreg., della posizione
assunta in politica da quei cattolici che hanno idee comuniste in
alcuni ambiti (per es., in economia o nelle questioni sociali), e che
quindi cercano l'intesa con le sinistre, spec. In riferimento alla
vita politica degli anni '60-'70 del Novecento.
domenica 12 febbraio 2017
IL SENSO DELL'ATEISMO OGGI E LA SCOMMESSA DI PASCAL
(Difficoltà: 3,9/5)
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Blaise Pascal |
L'Ateismo è un Anacronismo
Io penso che coloro che ancora oggi
professano un ateismo militante siano solo dei narcisisti, e cioè gente che cerca consenso a buon mercato e una dimensione per il
proprio debole io. E questo perché, nella sua lotta dalla parte
della ragione contro l'asfissiante dogmatica religiosa, ormai
l'Illuminismo ha, lungo i 300 anni della sua esistenza, sortito tutti gli effetti
che poteva sortire.
Oltre a comunicare un retrogusto di
anacronismo, la professione di ateismo è – come suggerisce il
termine “professione” - null'altro che un riflesso di ciò che
vorrebbe negare: l'ateo – specialmente per il fatto che lotta
contro l'idea di Dio in un'epoca che ormai da un secolo e mezzo ha
conosciuto la “morte di Dio” - si fa guidare e quindi determinare
da questa stessa idea di Dio, e risulta alla fine più ossessionato
da essa di quanto lo sia il credente medio. Lottando contro un Dio
già ucciso dai Lumi, lo mantiene in vita per antitesi: il suo
vilipendio di cadavere infonde nuova vita a ciò di cui ritiene il
mondo debba liberarsi. Meglio farebbe, l'ateo, a lottare contro ciò
di cui l'idea di Dio ancora oggi funge da pretesto: il potere temporale
della Chiesa, la sua capacità di mettere becco e mano nella politica
italiana per questioni vitali quali l'immigrazione, l'aborto e le questioni economiche.
lunedì 30 gennaio 2017
LA "MARCIA DELLE DONNE": IL POST/PSEUDO-FEMMINISMO DELLE UTILI IDIOTE
(Difficoltà: 2,2/5)
La marcia delle donne ha tenuto banco recentemente in America e – per imitazione - in altri stati “democratici”. Nella capitale dell'imminente “Repubblica Islamica di Germania”, per esempio, è successo quanto illustrato in questo video:
La marcia delle donne ha tenuto banco recentemente in America e – per imitazione - in altri stati “democratici”. Nella capitale dell'imminente “Repubblica Islamica di Germania”, per esempio, è successo quanto illustrato in questo video:
martedì 24 gennaio 2017
"SE TRUMP E' NO-GLOBAL, ALLORA NOI SIAMO YES-GLOBAL": L'ULTIMA CALATA DI BRACHE DELLA SINISTRA
(Difficoltà 2,3)
Seattle 1999 |
Tutti ricorderanno le manifestazioni
del movimento
no-global di Seattle e i pestaggi di Genova
2001: la globalizzazione era il nuovo nemico, perché
rappresentava il trionfo a livello mondiale del capitalismo, il
potere annessionistico e conformistico dello scambio esteso
all'intero orbe terracqueo.
Ebbene, dopo aver svenduto
per 80 euro i suoi cavalli di battaglia (l'art. 18 e i diritti
dei lavoratori, ma anche i diritti dei pensionati e dei piccoli
risparmiatori, sacrificati sull'altare di Elena “Etruria”
Boschi&family); e dopo essersi tuffata a corpo morto sul
filo-islamismo con annesso razzismo antisemita e anti-occidentale, la Sinistra ha
rinunciato anche a una battaglia iniziata 18 anni fa: quella contro
la globalizzazione. E l'ha fatto nel modo radicale che le si confa,
cioè il voltagabbanismo: è passata a sostenere la globalizzazione stessa.
domenica 15 gennaio 2017
UNA CORTE DI GIUSTIZIA TEDESCA GIUDICA IL ROGO DI UNA SINAGOGA COME UN "ATTO DI LEGITTIMA PROTESTA POLITICA". UNA RIFLESSIONE
![]() |
I "Protocolli dei Savi di Sion" |
Nell'estate 2014, tre esponenti di quel
falso popolo coccolato a livello mondiale da
neonazisti di destra e di sinistra, e cioè i “palestinesi”,
ubriachi e infoiati per la corrente guerra di Gaza, tentarono di dare
fuoco a una Sinagoga in Wuppertal, città tedesca sita nel Land della Renania
Settentrionale-Westfalia. Per fortuna con scarsi risultati: 800$ di
danni e nessun ferito.
Ebbene, è di tre giorni fa la notizia –
come uscita da un incubo – che la corte d'appello del Land ha
giudicato l'accaduto non come uno spregevole atto di antisemitismo,
ma al contrario come legittima critica allo Stato d'Israele. Con il
loro coraggioso attacco, i tre valorosi piromani avrebbero solo voluto
“portare l'attenzione sul conflitto di Gaza”. Questa era stata
infatti la linea difensiva dei tre “protestatari”, che la Corte
ha accolto in pieno. E qual miglior modo di portare l'attenzione
sulla guerra fra Israele e terroristi palestinesi in Gaza, se non
appiccare fuoco a una sinagoga sita a 4.500 km di distanza dal teatro
della contesa?
sabato 14 gennaio 2017
DALL' HOMO SAPIENS ALL' HOMO MECHANICUS ALL' HOMO DIGITALIS: L'AFFERMAZIONE ANTROPOLOGICA DEL "CYBORG"
(Difficoltà:
4,3/5)

Il concetto di “digitale” è da me
qui usato in maniera impropria, suggestivamente e non guardando alla
realtà storica del termine. La tecnologia digitale precorre infatti
la rivoluzione degli schermi “touch” che si è legata alla diffusione degli
smartphone e dei tablet, e si riferisce all'era dei computer. Gioco
insomma sull'ambiguità insita nel termine: da un lato infatti
“digitale” deriva dal latino “digitus” (dito),
dall'altro esso è transitato attraverso l'inglese al significato di
“elaborazione numerica” (i “digits” sono in inglese le
“cifre” numeriche, che traducono il modus operandi del computer).
lunedì 9 gennaio 2017
"CHIAGN' E FUTT'": IL VITTIMISMO ISLAMICO E LE SVISTE DELLA SINISTRA SULL'"IMPERIALISMO" AMERICANO
Teatro del dolore paLLestinese a uso dei polli occidentali |
martedì 27 dicembre 2016
QUANDO I MITI DELLA MUSICA CI LASCIANO, SCOPRIAMO L'EPOCA DELLA GIOVENTU' TRADITA
![]() |
Anni di spensieratezza: i gloriosi "Wham!" |
David Bowie, Prince, George Michael.
Immagini di freschezza creativa, di vitalità, di gioventù eterna da
un'età dell'oro musicale che s'allarga fino ad abbracciare tre decadi.
Le loro morti premature ci dicono che
tutto è un'illusione, che nulla è eterno, che anche i tronchi di
querce secolari possono essere spezzati dal vento del destino. Ciò
che non è un'illusione è sicuramente la loro eredità musicale. Ma
si tratta di “eredità”, appunto: roba di un passato museale
destinato a essere oggetto di rimpianti da qui all'eternità. Perché
questa eredità musicale è – specialmente dopo la progressiva
distruzione della scena musicale operata dalle varie boyband e
shock-artists che sopperiscono alla mancanza di talento con l'effetto
speciale di loro costumi e culi (Lady Gaga, Miley Cyrus) dagli anni
'90 in poi - destinata a rimanere impareggiata.
Anche le sorti magnifiche e
progressive della musica quindi si sono rivelate un'illusione, cosa
che doveva comunque essere già chiara dal decadimento dell'offerta
musicale nel passaggio dai '70 ai (pur sempre straordinari) '80.
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