giovedì 4 ottobre 2018

"EMOPORN": ALLA SCOPERTA DI CIO' CHE DEFINISCE L'ERA ATTUALE


(Difficoltà: 2,9/5)


"Tv del dolore"
Vorrei che si familiarizzasse con la nozione di “emoporn”. Cos’è l’emoporn? L'emoporn è il sentimentalismo nella sua forma più grottesca, esibita senza sfumature per il “piacere” voyeuristico dello spettatore. L'emoporn pervade la cultura di massa più di quanto si riesca normalmente a percepire: esso è un genere pseudo-artistico, ma è anche il filtro attraverso cui sentiamo, viviamo e pensiamo la nostra quotidianità. Esso è riconoscibile dappertutto, soprattutto nella tv e nel cinema. Guardando al cinema, tra i film emoporn che ricordo (non necessariamente per averli visti) ci sono “Love story”, “Il venditore di palloncini”, “Incompreso”.

sabato 29 settembre 2018

ANCORA SUL CONCETTO DI "IGNORANZA"


(Difficoltà: 3,8/5)
La vera ignoranza non è l’assenza di conoscenza, ma il rifiuto di acquisirla” (K. Popper)
Tutti si nasce ignoranti; ma quello di crescere ignoranti è una scelta. L’ignorante non è colui che non sa e vuol sapere; è colui che non sa e non vuol sapere, che si bea della sua ignoranza. E non è, naturalmente, il non voler sapere di chi cerca di proteggersi dalle brutte notizie, o di chi si decide per un determinato campo di conoscenze rispetto a un altro: questa è ignoranza (o conoscenza) selettiva, un’ignoranza che non è veramente tale. Se dovessimo misurarci sulla base di quello che sappiamo e non sappiamo, saremmo tutti da considerare degli ignoranti; e in un certo senso questo è vero: non ci basterebbero tre vite per imparare tutto quello che c’è da imparare nel mondo.

mercoledì 26 settembre 2018

ANCORA SUL MISTERO DEL TEMPO E SULLA PERCEZIONE DELLA VECCHIAIA

(Difficoltà: 3,6/5)

L'inizio della mia vecchiaia può farsi risalire al giorno nel quale si poteva dire che erano passati tanti anni tra la mia nascita e il momento presente quanti ne erano passati dalla Seconda Guerra Mondiale alla mia nascita stessa.


Storia Illustrata

Un po’ di backstory. Da piccolo ero un avido lettore di Storia Illustrata, grazie a una ingente collezione regalatami dal mio compianto zio (includeva numeri degli anni ’50!); in aggiunta a ciò, passavo molto del mio tempo a sfogliare enciclopedie universali o storiche per riempire il vuoto di pomeriggi nei quali ero lasciato a casa da solo fino a serata inoltrata. Avevo quindi fin dalle elementari respirato l’aria di quella pagina della Storia mondiale, che consideravo lontanissima da me per due motivi: il primo, che non avevo ancora superato la mia prima decade di vita e il tempo dalla fine della guerra equivaleva al tempo che avevo vissuto moltiplicato per quattro; secondo, perché avevo sempre vissuto in tempo di pace e quindi una guerra così enorme mi sembrava una cosa concettualmente estranea, come se provenisse da prima degli albori della civiltà. (Non è sorprendente come l’uomo si abitui così facilmente alla pace?)

martedì 25 settembre 2018

CHI SIAMO VERAMENTE? UNA RIFLESSIONE SUL CONCETTO DI "IDENTITA'"


(Difficoltà: 4.1/5)

Ricordo che quando ero ragazzino (intorno ai dieci anni) mi capitava di guardarmi allo specchio e di non riconoscermi nell'immagine che questo mi restituiva. Mi chiedevo: "Ma chi è quello?" Chiaramente, in quella domanda non era da leggersi un vero impulso a risolvere il mistero esistenziale dell'identità personale. Era piuttosto un temporaneo stato di dissociazione: mi dissociavo dalla mia apparenza fisica. Era come se mi interrogassi sulla situazione paradossale per cui la nostra apparenza fisica (in particolare, quella del volto) ci appartiene, eppure siamo, fra tutti, quelli che meno ne "fanno uso": nella quotidianità gli altri infatti ci vedono molto di più di quanto ci vediamo noi. Il narcisismo diventava allora inconsciamente una questione di riequilibrio, di ristabilire le proporzioni.

sabato 22 settembre 2018

I DIRITTI DELL'INFANZIA DIVENUTI ARMA IDEOLOGICA NELLE MANI DELLE ELITE GLOBALISTE E IMMIGRAZIONISTE

(Difficoltà:4/5)

La società occidentale ha particolare cura dei bambini. Occorrerebbe fare uno studio apposito, ma è possibile che questo sia – almeno nelle dimensioni attuali - un tratto acquisito relativamente di recente nella storia dell’Occidente. In una civiltà a bassissimo tasso di natalità, nella quale la maternità viene posposta alla carriera nella scala degli interessi e dei valori, le donne procreano in età avanzata e quindi spesso si trovano ad avere un unico figlio, cioè ad avere "tutte le uova in un unico cesto", è normale che l'iperprotettivismo nei confronti della prole si estenda fino a diventare una variabile culturale così caratterizzante.

mercoledì 29 agosto 2018

IL FENOMENO DEI "MATURI PREMATURI"

(Difficoltà: 4.3/5)

Una condizione dell’intelligenza è quella di dubitare continuamente di avercela. Il vero intelligente è colui che dubita costantemente della propria intelligenza. Se ci pensiamo bene, è naturale che sia così: un’intelligenza che non si fa domande (a partire ovviamente da: "Ma io sono veramente intelligente?") contraddice la sua stessa definizione, perché l’intelligenza è risoluzione di problemi, ma come si individuano i problemi se non facendo o facendosi domande?

giovedì 16 agosto 2018

Ebook disponibile!

Salve.

https://www.amazon.it/dp/B07GFKG7M4Ho appena pubblicato su Amazon un ebook che raccoglie una selezione di articoli qui presentati.
Per chi volesse acquistare, troverà qui un link (clicca sull'immagine) e nella colonna di destra della homepage un box che rimanda alla corrispondente pagina Amazon.
Tengo a precisare che gli articoli dell'ebook sono stati rivisti, corretti e ampliati, e quindi sono nella media significativamente diversi da quelli pubblicati sul blog. Capita infatti che, rileggendoli settimane, mesi o anni dopo la pubblicazione, ci si accorga di errori, carenze o scemenze scritte, nonché della possibiltà di ampliamenti anche sulla scorta di nuove letture o avvenimenti intervenuti nel frattempo.
(Nota: per leggere un'anteprima, consiglio di fare così: cliccare su "leggi l'estratto" e poi su "invia l'estratto al tuo kindle". Se si legge direttamente l'anteprima da "leggi l'estratto" appaiono . per motivi oscuri - dei problemi di visualizzazione).
That's all, folks.

martedì 14 agosto 2018

SUL FALSO "ATTIVISMO". IL VERO CAMBIAMENTO E' QUELLO CHE PARTE DALLA PROPRIA VITA


(Difficoltà: 4.2/5)


Userei il termine “vecchiezza” per distinguerlo da quello di “vecchiaia”. Questa è la senescenza del corpo, quindi l’invecchiamento fisiologico, mentre la prima può considerarsi la senescenza dello spirito, che come tale può benissimo riguardare anche i giovani.
Dei sintomi della vecchiaia già sappiamo. Uno dei più grandi sintomi della vecchiezza – anche in un corpo sano e prestante – è invece la scarsa propensione al cambiamento. Di più: l’arrendevolezza alla sensazione che nulla possa cambiare, che ogni sforzo per il cambiamento sarebbe inutile.

martedì 24 luglio 2018

10MILA COSE CHE MI FANNO INCAZZARE/9971

 "PALCHISMO" E SIMULAZIONE NEL CALCIO: QUANDO IL GIOCO SI FA DOMINO...

 (Difficoltà: .1,3/5)

Guardando l’ultimo Mondiale di calcio, è stato impossibile non accorgersi di un fatto: il calcio è diventato uno sport per fighette. Naturalmente, il calcio di per sé non lo sarebbe: la posta in gioco è alta e in campo i giocatori si menano, ci sono interventi scavezzacollo, e gli esempi di infortuni anche gravi si sprecano. 

Ma proprio perché la posta in gioco è alta, la simulazione e il palchismo hanno trovato nel calcio contemporaneo sempre più posto. In questo Mondiale, dove la posta in gioco - come in ogni Mondiale - è la più alta, tutto questo è apparso alla luce del sole: giocatori che crollavano a terra al minimo tocco come colpiti da un colpo di fucile, e le smorfie di incommensurabile quanto finto dolore che si dipingeva sui loro volti. Se prestiamo ben attenzione a certe situazioni, notiamo come il giocatore-attore, caduto (è proprio il caso di dire) in disgrazia, trovi il tempo di dimenticarsi delle proprie intollerabili sofferenze per guardare – di sbieco e di sguincio – l’arbitro, per vedere se la sua simulazione ha avuto effetto e l’avversario è stato ammonito o altro.

sabato 3 febbraio 2018

LO STUPRO DEL GIORNO DELLA MEMORIA SERVITO ALLE NUOVE GENERAZIONI: L'ULTIMO CONFINE DELLA DEMONIZZAZIONE DELLO STATO EBRAICO A OPERA DELLA SINISTRA PALESTINISTA PIU' INFAME

Denuncia di un fatto infame e sconcertante.

Sono un insegnante di scuola primaria. In occasione della Giornata della Memoria, ho preparato una lezione di due ore sulla Shoah, e sono andato alla ricerca di risorse. Ne ho trovata una in un pdf di “Orizzonte Scuola" intitolato:“Giornata della Memoria. Per non dimenticare e liberare il nostro ‘mai più’”. Purtroppo, non l’avevo letto fino alla fine prima di presentarlo – proiettato su uno schermo – ai miei alunni. A prima vista e a una veloce scorsa, mi era sembrato adeguato.
Arrivati alle ultime due slide, però, lo sconcerto e il disgusto:
  • nella penultima slide, un’immagine del Sudafrica. E fin qui poco male, a parte la dubbia attinenza (il razzismo contro i neri non è accostabile a quello contro gli ebrei perché non ebbe mai finalità di genocidio, ma di sfruttamento schiavistico);
  • Nell’ultima e "dulcis in fundo", subito dopo, un’immagine di Israele, su cui campeggia la tragicomica scritta “Avanzi di Palestina nella morsa di Israele”.
A quel punto ho dovuto cambiare in fretta slide, per evitare che i miei alunni fossero esposti a tale merda propagandistica.

domenica 19 novembre 2017

AFORISMI BELLI/2

 (Difficoltà: 3,1/5)

AFORISMI BELLI/2


Nella mia vita, ho avuto un sacco di esperienze. E ho un sacco di tatuaggi che lo possono dimostrare.

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Confondere la cultura con il nozionismo equivale a confondere l'intelligenza con la memoria.

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Sono talmente innamorato dei gatti da dovermi costantemente ricordare che non tutto quello che funziona con i gatti funziona anche con le donne.